Cultura

Inizia dalla Bosnia il viaggio del cinema Nuovo Eden «Al cuore dei conflitti»

Da domani al 13 aprile inizia una rassegna con cinque film inediti che guardano a Oriente in prima visione bresciana
Sarajevo, maggio 2021. «Deset U Pola» di Danis Tanovic
Sarajevo, maggio 2021. «Deset U Pola» di Danis Tanovic
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Cinque film in prima visione bresciana per entrare nelle dinamiche dei conflitti internazionali, con lo sguardo rivolto a Oriente. È la proposta intitolata «Al cuore dei conflitti», promossa da Fondazione Brescia Musei insieme a Federazione Italiana Cineforum e in collaborazione con Fabula Mundi 2023 (corso di geopolitica organizzato da Ipsia Brescia e Acli provinciali), che si svolgerà per cinque giovedì, dal 16 marzo al 13 aprile, al cinema Nuovo Eden di Brescia (in via Nino Bixio 9, con inizio alle 21; biglietti a 6 euro, info su www.nuovoeden.it).

Ciascuna delle opere, programmate in versione originale sottotitolata, sarà introdotta da esperti della materia, selezionati tra i relatori di Fabula Mundi. Attraverso le loro sollecitazioni, si metteranno a fuoco le piccole e grandi guerre che, sebbene sovente circoscritte sul piano territoriale, ancora condizionano le relazioni tra gli Stati, con ricadute ampiamente negative sulle comunità coinvolte e sull’ambiente.

I film

La rassegna prende il via domani, giovedì 16 marzo, con «Deset U Pola» del bosniaco Danis Tanovic, presentato dallo slavista Silvio Ziliotto, presidente di Ipsia Milano e segretario delle Acli meneghine. Si tratta di un lavoro con il quale l’autore del celebre «No Man’s Land» - vincitore nel 2002 dell’Oscar per il miglior film straniero - ci porta tra i vicoli colorati di Sarajevo, guardandola dall’interno della comunità bosgnacca in tempi di pandemia, utilizzando il registro della divertente commedia culinaria per constatare (ancora una volta, con malcelata indulgenza) come anche rapporti consolidati possono evaporare se le persone smettono di parlarsi.

Il 23 marzo c’è «Darkling» di Dusan Milic, pellicola di ambientazione kosovara: a introdurla Valerio Di Donato, giornalista e scrittore che si è occupato per anni di politica interna ed estera sulle pagine del "Giornale di Brescia", e che nel 2021 ha esordito nel romanzo storico con «Le fiamme dei Balcani».

Quindi il 30 marzo sarà Carlo Muzzi - vicecaporedattore del Giornale di Brescia e caposervizio del settore Interni e Esteri, oltre che collaboratore della rivista Il Mulino - ad accompagnare la visione di «Babi Yar. Context» del regista ucraino Sergei Loznitsa, miglior documentario al Festival di Cannes nel 2021: è la meticolosa ricostruzione, con l’ausilio di filmati d’archivio, di un gigantesco eccidio avvenuto nei pressi di Kiev durante i primi anni della Seconda Guerra Mondiale.

Dall’Ucraina del 1941. «Babi Yar.Context» di Sergei Loznitsa
Dall’Ucraina del 1941. «Babi Yar.Context» di Sergei Loznitsa

Il 6 aprile sarà proiettato «Sentinelle del Sud» di Mathieu Gérault, film francese che ha vinto il Bergamo Film Meeting 2022, con protagonista un soldato, superstite di un’imboscata che ha decimato il suo battaglione in Afghanistan: l’intro sarà curata da Michele Brunelli, docente di Politica e Società del Medio Oriente all’Università di Bergamo.

Chiusura il 13 aprile con «Krystof» di Zdenech Jiráskí, che racconta il calvario di un giovane monaco in Cecoslovacchia, in epoca stalinista: lo presenterà Claudio Gandolfo, giornalista che si occupa di politica estera per il Giornale di Brescia. Tutti i film sono in prima visione, in lingua originale con sottotitoli in italiano.

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