Cultura

Il Tre conferma di avere dei numeri: «Per il live che faccio io si nasce e ci si prepara»

A Campo Marte buona la prima (del tour estivo) del rapper romano, sull’onda dell’apertura di gIANMARIA
  • Il concerto de Il Tre a Campo Marte
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C’è ancora il sole quando, alle 21 di ieri, sul palco del Brescia Summer Music allestito in Campo Marte sale gIANMARIA, il cantante - diventato famoso per la sua fortunata partecipazione a «X Factor» - chiamato ad aprire la prima tappa dell’«Ali Black Tour» di Il Tre.

Il 19enne intrattiene i circa 500 presenti con una decina di brani fra cui «Sassi alla finestra», «I suicidi», «Non dovevo farlo» e la cover di Franco Battiato «Alexander Platz». Fra salti e ballad Gianmaria (Volpato) tiene la scena come un esperto: «Fra poco vi lascio in ottime mani, ma adesso facciamo casino, dovete saltare tantissimo». «Senza saliva», «Non dovevo farlo» e «Fallirò», poi il palco si spalanca per il principale protagonista.

Cappellino con unghia al contrario, canotta nera e pantaloncino, Il Tre comincia a cantare da dietro le quinte mentre il pubblico già lo acclama: «Guess who’s back» riempie l’arena. Barre serrate e un testo che racconta l’amore per il rap e l’attitudine a non ascoltare quello che pensano gli altri. «Grazie ragazzi. State bene? Di chi è il compleanno? Ah... fate tutti il compleanno, che casualità» scherza Il Tre col pubblico, che si diverte a rispondergli.

È la volta di «Io non sono come te», «Pioggia» e il tormentone «Il tuo nome»: «Abbiamo fatto un pezzo un po’ commerciale - dice il rapper ai suoi fan -, adesso ne facciamo uno diverso. Via».

E parte «Fight» un altro brano che mette in luce la tecnica del romano. Una fan lancia una maglietta, Il Tre la raccoglie e legge: «Da Vicenza a Brescia per Guido»: «Grazie mille» dice il rapper, che, dopo aver cantato «Cracovia 2» e aver palleggiato con un pallone, si lascia andare ad un commento sui live: «Mi rode vedere certi che salgono sul palco e fanno il karaoke cantando in playback. Il live è un’altra cosa: per quello che faccio io ci si nasce, ma ci si prepara anche. Ma adesso spegniamo le luci, che illuminiamo noi... Forza flash e accendini». È ora di «Tegole». E così il prato di Campo Marte si trapunta di stelle regalando un’atmosfera quasi romantica.

Il momento «ballad» lascia comunque spazio velocemente al rap duro di «Apollo 13»: «Adesso quando ve lo dico io muoviamo le mani, dobbiamo essere sincronizzati». E scherzando lancia «Warzone». «Ciao fratè». Poi riconosce qualcuno nella folla: «Ma io ti conosco, dove ci siamo già visti? Ah, al Latte Più ti ho tirato sul palco. Ciao fratè». È l’ora di «Farfalla», poi di «Per chi non ha un posto». E mentre qualcuno lancia reggiseni con messaggi, lui chiede aiuto: «Questo è uno dei miei pezzi preferiti, ma dovete aiutarmi a cantare».

Il rapper snocciola «Soldiers», «Zero rimorsi», «Fari», «L’importante» fino al successo «Fuori è notte» e all’ultimo singolo «Boogie Woogie»: «Chi vuole essere rasato?» e così Kevin sale sul palco e lascia lì i suoi capelli. Il concerto si chiude con «Cracovia 3» e «Te lo prometto». Il Tre può prendere fiato per la prossima data.

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