Cultura

Il 6 giugno 1979 nasce a Brescia l'allenatore Roberto De Zerbi

Ex calciatore e soprattutto attuale tecnico dello Shakhtar Donetsk, squadra ucraina
Roberto De Zerbi ritratto dalla matita di Luca Ghidinelli
Roberto De Zerbi ritratto dalla matita di Luca Ghidinelli
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Lo spazio che accoglie le vignette «In punta di matita» firmate da Luca Ghidinelli aggiunge un tocco nostrano e si fa guida alla scoperta (o riscoperta) di figure di oggi e di ieri di figli della Leonessa ai quali in occasione di ricorrenze più o meno note il vignettista bresciano dedica una sua tavola. E attraverso essa - che si guardi alla storia o al mondo dello sport, agli spettacoli o alla politica - i lettori possono con un sorriso rinnovare ricordi e conoscenze tutti squisitamente di marca bresciana.

Il 6 giugno 1979 a Brescia nasce Roberto «Roby» De Zerbi, ex calciatore e soprattutto attuale tecnico dello Shakhtar Donetsk, squadra ucraina con la quale lo scorso anno, nella sua prima stagione come allenatore, ha ottenuto l'accesso alla fase a gironi della Champions League. Quest'anno, il 13 aprile, dopo quasi due mesi dall'inizio del conflitto, con lo Shakhtar al comando, viene interrotto il campionato e la Federazione Calcistica Ucraina decide di non assegnare il titolo.

L'avventura nel paese in guerra si è conclusa in modo rocambolesco e Roby ed il suo staff, nel quale come «vice» c’è l’ex rondinella Davide Possanzini, sono riusciti a fuggire, evacuati in Romania dalle autorità ucraine. In quell'occasione Roby dichiarò: «Non era nostra intenzione fare gli eroi, ma fin quando il campionato non fosse stato sospeso, non ci sembrava giusto partire».

De Zerbi inizia la sua avventura calcistica, ancora giovanissimo, nelle file della squadra del suo quartiere, l'Unione Sportiva Oratorio Mompiano. Le prodezze della giovane promessa vengono notate da un talent scout del Milan che lo convince a vestire la casacca rossonera. Correva l'anno 1995 ed il giovane De Zerbi entrava a far parte della Primavera della squadra meneghina. Rimane nel Milan B fino al 1998, anno in cui inizia la sua avventura professionistica nelle file del Monza. Dalla squadra brianzola passa, con fortune alterne, in altre compagini che militavano in serie C1: Padova, Como, Avellino e Lecco e finalmente nella stagione 2002/03 ha l'occasione per potere mettere in mostra le sue elevate capacità tecniche e la sua visione di gioco nelle file del Foggia, allenato da Pasquale Marino, nel quale firma per un contratto biennale.

Nella prima stagione contribuisce alla promozione della squadra pugliese, nella seconda gioca un buon campionato ed a giugno segue il tecnico che lo porta con sé all'Arezzo. In terra toscana Roby sfodera le sue doti al punto che nella stagione successiva segue di nuovo Marino e si accasa nel Catania, ottenendo la promozione in Serie A e realizzando 7 reti. La stagione successiva, 2006/07, viene acquistato dal Napoli con un contratto quinquennale. In quella stagione non riesce a ritagliarsi spazi significativi nella rosa della squadra e realizza 3 marcature. La stagione successiva, 2007/08, trova pochissimo spazio e realizza una sola marcatura, contro il Cesena in Coppa Italia.

A gennaio, nel mercato invernale, passa in prestito al Brescia. Per Roby, tifosissimo del Brescia ed assiduo frequentatore della Curva Nord, è il coronamento di un sogno che dura 17 giornate e che si chiude alla fine della stagione, con il suo rientro in terra partenopea. Il Napoli lo gira di nuovo in prestito, stavolta all'Avellino, dove conosce l'onta della retrocessione e realizza 5 marcature.  A fine stagione torna nuovamente a Napoli, dove non viene aggregato alla squadra e viene messo fuori rosa.

Nel febbraio 2010 passa in prestito ai rumeni del Cluj, dove vince il campionato nazionale e la Coppa di Romania. A fine stagione rescinde il contratto con il Napoli e decide di rimanere nel club rumeno, dove conosce il brivido della Champions League, subentrando a Rafael Bastos, contro gli svizzeri del Basilea. Veste la maglia del Cluj fino al 30 giugno 2012, quando scade il contratto e si trova svincolato. Dopo alcuni mesi fuori dai campi da calcio, nel gennaio 2013 firma per il Trento, in serie D, dove a fine stagione si ritira dalla carriera agonistica.

Il 27 novembre 2012 consegue il patentino di Allenatore Uefa B ed il 18 novembre 2013 firma il suo primo contratto da allenatore con il Darfo Boario. Da quel momento, comincerà un'avventura da allenatore che lo porterà a sedere sulla panca di Foggia, Palermo, Benevento, per poi arrivare al 2018, dove allenerà, insieme al vice Possanzini, per tre stagioni il Sassuolo in Serie A, con buoni risultati ed uno spumeggiante schema tattico, che sarà il marchio di fabbrica della squadra emiliana: il 4-3-3, con il quale i neroverdi daranno prova di un gioco frizzante basato sul fraseggio e la corsa sulle fasce.

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