Cultura

Il 30 aprile 1912 a Brescia moriva Pietro Wührer

L'imprenditore bresciano che ha dato vita all'omonimo birrificio
Pietro Wührer ritratto «In punta di matita» da Luca Ghidinelli
Pietro Wührer ritratto «In punta di matita» da Luca Ghidinelli
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Lo spazio che accoglie le vignette «in punta di matita» firmate da Luca Ghidinelli aggiunge un tocco nostrano e si fa guida alla scoperta (o riscoperta) di figure di oggi e di ieri di figli della Leonessa ai quali in occasione di ricorrenze più o meno note il vignettista bresciano dedica una sua tavola. E attraverso essa - che si guardi alla storia o al mondo dello sport, agli spettacoli o alla politica - i lettori possono con un sorriso rinnovare ricordi e conoscenze tutti squisitamente di marca bresciana.

Il 30 aprile 1912 a Brescia moriva sessantacinquenne Pietro Wührer, patriota e soprattutto imprenditore bresciano dell'omonimo birrificio. Figlio di Franz Xaver Wührer, imprenditore birraio di origini austriache e fondatore dell'omonima azienda bresciana nel 1847. Pietro è un fervente patriota ed allo scoppio della terra guerra di indipendenza, nel 1866 si arruola nel Corpo Volontari Verdi di Giuseppe Garibaldi. Sotto quelle insegne partecipò attivamente in alcune battaglie tra le quali quella per l'occupazione della Valle del Chiese, alla battaglia di Ponte Caffaro, a quella in Val Vestino ed a quella della Pieve di Ledro.

L'anno successivo, smessi i panni di soldato, subentra al padre nella conduzione dell'Azienda Wührer, già operativa dal 1829. Sotto la guida di Pietro l'azienda conobbe una costante ascesa. La sede di via Trieste era diventata troppo piccola e così Wuhrer comprò un terreno alla periferia di Brescia, in un luogo chiamato «la Bornata». Qui vi costruì un nuovo stabilimento che fu completato nel 1895.

Nel 1898 Pietro, nonostante fosse un ottimo imprenditore, non aveva un apporto manageriale abbastanza grande da gestire da solo quello che stava diventando un «impero»  decise di cedere la direzione dell'azienda al figlio Pietro junior, che ne proseguì lo sviluppo introducendo nuove tecniche produttive acquisite durante gli studi in chimica presso l'Università di Torino e di Monaco di Baviera. Da una azienda in espansione nasceva un'Industria. Un'industria bresciana. 

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