Cultura

Clicca e ascolta: suonano sul web gli antichi spartiti dei «Tesori musicali nascosti»

Il progetto degli Atenei di Bergamo e Brescia metterà online dalla primavera testi, autori e strumenti delle due città
L’opera di Savoldo «Ritratto di giovane flautista» potrà essere osservata e ascoltata
L’opera di Savoldo «Ritratto di giovane flautista» potrà essere osservata e ascoltata
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Luca Marenzio, Antonio Bazzini, Biagio Marini per Brescia. Gaetano Donizetti, Giovanni Legrenzi, Pietro Antonio Locatelli per Bergamo. Nomi noti, nomi grandi. Ma le due città possiedono anche piccole perle nascoste, che ora il pubblico potrà riscoprire virtualmente leggendone gli spartiti e ascoltandone le esecuzioni. E scovando pentagrammi unici all’interno di quadri tra i più iconici. Dove? Sul sito tesorimusicalinascosti.it, grande museo virtuale della musica delle due città che sarà accessibile a tutti in primavera (adesso è ancora in lavorazione).

«Non è una semplice somma - ha spiegato Marco Bizzarini, direttore scientifico, durante la presentazione -. Brescia e Bergamo sono città distinte, ma non distanti, e la storia della musica dimostra questa vicinanza».

Ieri il sito è stato presentato in anteprima: finanziato dal bando Cariplo per la Capitale italiana della cultura 2023, è promosso dagli Atenei di Brescia e Bergamo. Chi lo visiterà potrà navigare in quattro stanze, scegliendo di analizzare le «composizioni», gli «strumenti», l’«iconografia» e i «luoghi». E potrà farlo in diverse lingue, dal giapponese all’inglese. Ciò che caratterizza il sito è infatti l’elevata multimedialità. Basterà cliccare qua e là per vederlo con i propri occhi: per ogni autore, ogni quadro a tema musicale e ogni strumento antico o moderno sarà offerta la classica scheda con nozioni geografiche e storiche; ma, soprattutto, ogni pagina sarà corredata, dove possibile, dal video della registrazione del brano o dello strumento di cui si parla, allegando anche alcuni apparati fotografici (nel caso degli strumenti e delle opere d’arte figurativa), per immergersi anche sonoramente nell’atmosfera musicale.

Il periodo storico preso in esame va dal Quattrocento alla Prima guerra mondiale. E ad occuparsene è stato un team multigenerazionale capitanato da Mariella Sala, bibliotecaria del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia, e Marcello Eynard, specializzato nei fondi musicali presso la biblioteca Angelo Mai di Bergamo.

Per celebrare meglio il nuovo sito, gli Atenei hanno pensato anche a una rassegna concertistica con appuntamenti che andranno dall’inizio dell’anno (il primo, dedicato ad Antonio Bazzini, si terrà domenica 5 febbraio all’Ateneo di Brescia) fino a ottobre, tra Brescia e Salò. Si intitolerà «Scintille di musica», nome che ricalca quello di un antico trattato di musica rinascimentale; gli appuntamenti saranno a ingresso libero con prenotazione obbligatoria compilando il modulo sul sito ateneo.brescia.it.

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