L'INTERVISTA
«Ci tenevo a precisare», il nuovo libro del bresciano Salvatti

Il giornalista e scrittore bresciano Matteo Salvatti
La scrittura sempre «come mezzo, mai come fine», per veicolare il proprio pensiero, perché l’importare è restare fedele al motto «rem tene verba sequentur» (bada di avere i contenuti, le parole verranno da sé). Nel caso di «Ci tenevo a precisare. Uno sguardo non scontato sulle cose della vita» (SugarCo, 16 euro, in uscita il 2 maggio), il bresciano Matteo Salvatti propone riflessioni che spaziano dalla burocrazia ai cambiamenti, dal mistero ai privilegi, dal gusto agli eroi; parole capaci di incidere e scrollare dal torpore della retorica.
Giornalista e scrittore (già vincitore di premi letterari), Salvatti di se stesso dice: «Ho cominciato a scrivere prima di imparare a leggere... A quattro anni battevo i tasti, ovviamente a caso, a macchina. Mia madre è stata un’insegnante di Lettere, mio padre ha lavorato all’Editrice La Scuola a Brescia e prima in altre case editrici a Milano; in casa mia i regali erano i libri».
- Leggi qui il GdB in edicola oggi
- Iscriviti alle newsletter del GdB. Per ogni tuo interesse, puoi avere una newsletter gratuita da leggere comodamente nella mail.
riproduzione riservata © www.giornaledibrescia.it