Cultura

All’Antica Pieve di Urago Mella un’originale esperienza immersiva

Il mondo poetico di Giovanni Lamberti nel gioco elegante di equilibri e contrasti
Giovanni Lamberti con alcuni suoi lavori - © www.giornaledibrescia.it
Giovanni Lamberti con alcuni suoi lavori - © www.giornaledibrescia.it
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L’Antica Pieve di Urago Mella ospita fino al 24 dicembre il nuovo progetto espositivo di Giovanni Lamberti (Le Rond), artista bresciano classe 1953, protagonista di una lunga ricerca estetica di segno materico e geometrico, che arriva in questa fase a un nuovo livello di consapevolezza tecnica e maturità espressiva. La mostra, intitolata «Poesia geometrica. L’arte come atto vitale», rappresenta un momento chiave di un progetto di ampio respiro che, alla vigilia dell’anno che vedrà Brescia con Bergamo nel ruolo di Capitale della cultura, intende simbolicamente dare avvio alla presentazione al grande pubblico dei risultati del lavoro più recente di Lamberti, in una dimensione che ne documenta il legame strettissimo con le grandi energie produttive che attraversano il territorio, dove la solidità del fare si combina da sempre alla creatività, per esiti di eccellenza.

L'opera

Non è infatti un caso che le opere oggi proposte da Lamberti siano realizzate tutte in ferro e legno, materiali - sia recuperati che lavorati ex novo - scelti come testimonianza dei processi di produzione che vedono l’uomo protagonista di un’operosità antica e di una tradizione vocata all’innovazione, che hanno fatto germogliare il progresso industriale e produttivo che tanto caratterizza la provincia. Opere che proprio per delineare uno spazio ideale di interazione fra il manufatto artistico e l’ambiente che lo ospita, hanno peraltro già trovato collocazione in alcuni luoghi simbolici della nostra identità territoriale, in una sorprendente operazione di documentazione fotografica: gli spazi aperti di una cava di marmo e quelli di una fonderia, dove rimbalzano le forze millenarie della natura e del lavoro dell’uomo.

Opera di ferro verniciato dell’artista noto come Le Rond - © www.giornaledibrescia.it
Opera di ferro verniciato dell’artista noto come Le Rond - © www.giornaledibrescia.it

L’esposizione, d’altra parte, nasce come un vero e proprio concept installativo grazie al sostanziale contributo dell’architetto Stevan Tesic (Studio Di_archon_ass), curatore dell’allestimento e ideatore e delle speciali strutture metalliche modulari che sostengono le opere esposte (una quarantina in totale, di varie dimensioni).

Contrasti

Un concept che pone in relazione, in un gioco elegante di equilibri e contrasti, l’ambiente, le singole opere e gli stessi visitatori, cui viene offerto in questo modo l’accesso ad un’originale esperienza immersiva nel complesso mondo poetico costruito con determinazione e visione d’insieme da Giovanni Lamberti, dove il rigore della geometria e la razionalità progettuale si innestano sulla libertà e la leggerezza del gioco combinatorio delle forme, dei materiali, dei colori. Attraverso l’uso di una tavolozza piena e vivace, Lamberti ribadisce la matrice più saldamente pittorica del suo lavoro, che ha trovato però nel tempo sempre maggiore definizione nella tridimensionalità, nella contrapposizione delle textures, nei rapporti dinamici e perfettamente calibrati tra forme, superfici e volumi.

E in una meditata disciplina geometrica che viene però smussata da imprevisti scarti formali o dalla mobilità e variabilità delle strutture, che gli consentono di giocare con gli equilibri, di alleggerire i pesi, di riscrivere in senso poetico la sua visione totalizzante di una bellezza costruttrice di armonia e generatrice di ottimismo.

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Il catalogo

La mostra, accompagnata da una pubblicazione di pregio (Intese Grafiche) con un contributo critico di chi scrive, è aperta al pubblico nello spazio espositivo di via della Chiesa 136 in città, nelle giornate di giovedì e venerdì (16-19) e sabato e domenica (10-13 e 16-19). Il sabato pomeriggio è previsto un intervento musicale con l’arpista Chiara Gulisano. Le opere proposte tutte realizzate negli ultimi tre anni, sono il frutto della più recente ridefinizione del linguaggio espressivo di Giovanni Lamberti, connotato da sempre dalla ricerca di equilibrio tra solidità e leggerezza, tra rigore geometrico e gioco cromatico, che oggi si manifesta in un’inedita versione caratterizzata da un dinamismo generatore di significati in costante trasformazione e grandi energie.

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