Un Tornado di Ghedi a Volandia, il museo aeronautico italiano

Il Tornado vola da 43 anni ed è ancora in servizio: sta cedendo il passo all’F35, ma rimane uno dei punti di forza dell’Aeronautica militare italiana. Con quelle ali a geometria variabile è capace di volare a filo degli alberi per non essere intercettato dai radar nemici. Un aereo così, simbolo di tecnologia e cooperazione internazionale, non poteva che finire in un museo. Domenica mattina, infatti, un Tornado di stanza alla base di Ghedi ha varcato i cancelli di Volandia, il più grande museo aeronautico italiano che si trova a Somma Lombardo, in provincia di Varese.
Il Tornado al museo
Il velivolo non è arrivato al museo con le sue ali, ma smontato, praticamente a pezzi. Nei prossimi giorni gli specialisti dell’aeronautica militare cominceranno le operazioni di rimontaggio e allestimento del velivolo, che entrerà a pieno titolo nel percorso espositivo.
«Grazie all’Aeronautica militare – dice Marco Reguzzoni, presidente di Volandia –. La stretta collaborazione ci permetterà di essere tra i pochissimi musei al mondo ad esporre un simile velivolo». L’unveiling ufficiale è previsto per il 3 ottobre, in occasione della tradizionale serata «Volo in Rosa». Dal giorno seguente il Tornado sarà visibile all’interno del nuovo percorso di visita del Padiglione Ala Fissa.
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