Tempio crematorio, a Sant’Eufemia più di 4mila cremazioni all’anno

Sono 12 gli impianti crematori in regione Lombardia, tanti quanti l’Emilia Romagna. Ne hanno di più in Piemonte, che ne conta 14. Seguono la Toscana con 11 e il Veneto con 8 per arrivare all’Umbria e alla Calabria che ne hanno solo uno e alle regioni Molise, Abruzzo e Basilicata che ne sono sprovviste.
In Lombardia
In Lombardia, dicevamo, sono 12 i templi crematori: tutte le province sono servite tranne quella di Monza e della Brianza; Milano ne ha due. Una pratica la cui richiesta negli anni è cresciuta molto anche tra gli anziani, prima i più riluttanti, e questo anche dopo che la Chiesa, nel 2016, ha chiarito che la cremazione non è «di per sé contraria alla religione cristiana».
Nel Bresciano il Tempio crematorio di via Lucio Fiorentini, il solo presente, aperto nel 2004 accanto al cimitero Sant’Eufemia, accoglie più di 4mila feretri all’anno e i numeri sono in crescita. Ma questo non dà la misura dei numeri bresciani perché le imprese funebri si rivolgono anche alle vicine province di Cremona e, qualche volta, di Mantova.

Nel primo, e parziale, anno di attività della struttura cittadina si effettuarono poche centinaia di cremazioni. Nel 2019 si è arrivati a 4.243. Poi ci sono stati gli anni del Covid che hanno fatto aumentare la richiesta anche perché la pratica era consigliata per motivi igienico-sanitari: nel 2020 sono state eseguite 5.496 cremazioni, nel 2021 4.966, 5.276 nel 2022 e poi 4.575 lo scorso anno. Per l’anno in corso – il dato fornito dal gruppo Altair è aggiornato al 30 ottobre – se ne registrano 3.666.
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