Cronaca

Studenti e professori in cammino dal Capirola a Santiago

Gianantonio Frosio
La comitiva di 18 ragazzi e 4 docenti ha percorso circa 160 km fra pioggia e vento forte
L'arrivo a Santiago © www.giornaledibrescia.it
L'arrivo a Santiago © www.giornaledibrescia.it
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Ci sarebbe molto da raccontare sui 18 studenti del Capirola di Leno e Ghedi che, accompagnati da 4 docenti (Maria Lisa Bettinzoli, Marco Lambruschi, Francesca Marinoni e Roberta Gatta) hanno percorso una parte del Cammino di Santiago (circa 160 chilometri).

Si potrebbe guardare alle motivazioni: qualcuno l’ha fatto per mettersi alla prova, altri per vedere nuovi panorami, altri ancora spinti da un afflato religioso. C’è pure chi ha valutato che un viaggio in Galizia significa meno giorni in classe. Oppure si potrebbe evidenziare che, tranne una piccola finestra la sera, i ragazzi sono rimasti senza cellulare. «Non ci hanno neanche pensato –assicurano Bettinzoli e Lambruschi –. Quando hanno qualcosa da fare, il telefono non gli viene in mente».

I ragazzi in cammino © www.giornaledibrescia.it
I ragazzi in cammino © www.giornaledibrescia.it

L’esperienza, però, diventata realtà grazie al contributo di Cassa Padana e IoBo, s’è rivelata una scuola di vita, perché i ragazzi hanno dovuto fare i conti con una serie di imprevisti (ad esempio la «non certezza» di avere un tetto sotto cui dormire) e con le tensioni della vita in comune (studenti e insegnanti hanno condiviso tutto, «compreso le mutande stese ad asciugare», precisano Bettinzoli e Lambruschi).

Intemperie

Soprattutto la comitiva s’è confrontata col maltempo: a parte qualche raro momento, come l’arrivo a Santiago, accolto da un timido sole, i 22 bresciani hanno camminato sotto acqua, vento e scrosci. Come hanno fatto? Si sono aiutati a vicenda e, soprattutto, si sono arrangiati.

Durante il cammino anche una forte pioggia © www.giornaledibrescia.it
Durante il cammino anche una forte pioggia © www.giornaledibrescia.it

Loris Arrigo, Giorgio Boninsegna, Flavia Bosio, Tommaso Carambella, Fabio Carera, Davide Duina, Daniele Favagrossa, Fiolini Melissa, Alessandra Lò, Giovanni Menapace, Tobia Olivetti, Fabrizio Pari, Benedetta Pelizzari, Arianna Piacentini, Anna Piccinelli, Francesca Romelli, Giacomo Savio e Jun Jie Zhou sono in classi diverse, quindi seguono percorsi diversi. Ora hanno in comune la capacità di adeguarsi agli imprevisti: quello che i competenti chiamano «problem solving». Non meno importante del teorema di Pitagora o dei Promessi sposi. Anzi…

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