Secondo i negozianti i saldi estivi non sono andati così male

Tutto sommato non si lamentano. Certo, ed è una richiesta che alcuni commercianti fanno da tempo, forse sarebbe meglio posticipare l’inizio dei saldi, sia estivi sia invernali, visto che il cambiamento climatico allunga le estati fino ad autunno inoltrato e porta pioggia all’inizio dei mesi estivi, ma le vendite, seppure non più come ai tempi d’oro, ci sono state.
Anche se (lo riportiamo nell’articolo in basso) i numeri certificano un calo rispetto al 2023.
Bilancio
Il giro di boa di Ferragosto porta con sé un bilancio dei ribassi estivi. E chi meglio dei negozianti può dire come sono andati? «C’è stato movimento. Abbiamo venduto molto ai turisti. E penso che lo stesso discorso si possa fare in generale per le boutique. Non sentiamo la necessità di rivedere il periodo dei saldi perché siamo un brand conosciuto e abbiamo la nostra clientela fidelizzata», ci dice la commessa di un punto vendita di un noto marchio di abbigliamento, in via Dieci Giornate.
Variabili
Dipende dunque dal negozio (punto vendita di una catena o attività familiare), ma anche dal target dei consumatori e dal tipo di prodotto. «Vendendo costumi se la stagione estiva inizia tardi per il maltempo si viene, di conseguenza, penalizzati. Però posso dire che la stagione non è andata male, più o meno i risultati sono gli stessi degli altri anni», commentano in un negozio di corso Zanardelli.

«Per quanto ci riguarda sono andati benissimo, le persone sono ancora alla ricerca del saldo. Abbiamo lavorato bene con i turisti e con tantissima gente che non fa parte della nostra clientela tradizionale - racconta la commessa di un noto brand di intimo -. Capisco però chi chiede di posticipare i saldi perché iniziano troppo presto. Siamo in saldo praticamente dieci mesi l’anno. Se non hai promozioni dopo i saldi la gente acquista meno. E poi c’è la concorrenza dell’online, soprattutto con le giovani generazioni. Noi non abbiamo un articolo stagionale quindi siamo meno penalizzati».
Entriamo in un altro negozio di abbigliamento lì accanto. «I saldi sono andati bene. Non ci possiamo lamentare. Hanno acquistato», commentano.
In inglese
In corso Cavour la titolare di un negozio spiega che «la nostra realtà è trentennale quindi abbiamo una fetta consolidata di clientela. Chiudiamo solo i tre giorni canonici di Ferragosto e lavoriamo anche con i turisti stranieri. Abbiamo venduto. Il tempo quest’anno ci ha un po’ penalizzato perché ha piovuto fino a metà luglio. Noi commercianti però dovremmo fare rete. Mantenere i prezzi entro un certo limite e non abbassarli troppo. E cambiare mentalità visto come sono mutate le stagioni».
Un’altra commessa sempre di corso Cavour conferma: «Abbiamo lavorato bene. Non abbiamo mai chiuso. Certo le prime due settimane di saldo ha piovuto e gli acquisti sono stati posticipati. Ma tenendo aperto anche ad agosto abbiamo lavorato, soprattutto con i turisti. Ci sono state giornate in cui abbiamo parlato solo inglese. Posticipare i saldi? Quest’anno non abbiamo avvertito conseguenze pesanti. Ma certo il meteo fa tanto».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.
