Schiacciato da una lastra di marmo, il titolare della cava è gravissimo

Se fosse rimasto nell’escavatore, risparmiato dalla pioggia di pesanti detriti che si è scatenata in una frazione di secondo, addosso gli sarebbe rimasta la paura, niente più. Davanti al lastrone di marmo già tagliato che tutto d’un tratto si è messo ad oscillare pericolosamente, invece ha comprensibilmente deciso di abbandonare la cabina in fretta e furia e di mettersi a correre. Non ha avuto tempo e modo di allontanarsi a sufficienza. Non è riuscito a mettersi a distanza di sicurezza.

Quell’enorme taglio di marmo, in equilibrio su tutto il suo peso fino a pochi istanti prima, per cause in corso di valutazione da parte del personale dell’Ats e dai carabinieri, è stato drammaticamente più veloce: è franato al suolo della sua cava in un niente e si è frantumato in diversi pezzi più piccoli. Uno di questi, cinque metri per cinque di pietra hanno riferito i soccorritori, lo ha investito e placcato a terra, impedendogli la fuga e mettendo in serio, serissimo pericolo la sua stessa sopravvivenza.

La dinamica

Vittima dell’incidente è Fabrizio Zanetti, 50enne contitolare della cava di marmo 3Zeta di Nuvolera. L’allarme è scattato attorno alle 13,30. A lanciarlo due operai dell’impianto estrattivo, presenti in quegli istanti. Compreso che nulla avrebbero potuto fare senza l’aiuto dei Vigili del fuoco e dei sanitari dell’Areu, i dipendenti hanno messo mano al telefono e guidato i soccorsi su per via dei Marmi a Nuvolera, in una delle zone più impervie del distretto estrattivo. In cielo si è levato anche l’elisoccorso che in posto è arrivato dopo pochi minuti, ma sul posto ha avuto difficoltà ad atterrare. La polvere di marmo sollevata dalle pale ha complicato e non poco le manovre e indotto il pilota a cercare una soluzione alterativa. Medici ed infermieri, messi a terra a valle rispetto al teatro dell’infortunio, sono stati portati dal ferito a bordo di un pick up. Con l’aiuto dei Vigili del fuoco, sono riusciti a liberarlo dal pesante masso e a prestargli le prime cure.

Le condizioni del 50enne sono parse subito disperate. Il blocco di marmo che lo ha investito, stando a quanto è stato possibile ricostruire, gli avrebbe schiacciato entrambe le gambe. Copiosissima la perdita di sangue con la quale i sanitari si sono dovuti misurare.

Il soccorso

Stabilizzato e caricato sul fuoristrada messo a disposizione da lavoratori della zona, il cavatore è stato riportato all’eliambulanza che è decollata verso l’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, per indisponibilità della sala operatoria del Civile.

Le operazioni di soccorso, anche per non dire soprattutto a causa dell’ostilità dei luoghi in cui l’infortunio si è verificato, si sono chiuse quasi due ore dopo la chiamata. Il che non ha certo giovato al 50enne e nemmeno ai medici bergamaschi che l’hanno preso in consegna e lo hanno sottoposto ad un delicatissimo intervento chirurgico nel tentativo di salvargli la vita. Uscito dalla sala operatoria l’uomo è stato stato porteto e ricoverato nel reparto di terapia intensiva, in prognosi riservata. Le sue condizioni erano e restano drammatiche.

Chi è l’infortunato

Fabrizio Zanetti (che tutti chiamano Giuliano) amministra la cava presa in concessione diversi anni fa con il fratello Morris. Questa settimana, per loro due e i loro dipendenti, era l’ultima di lavoro, prima delle vacanze estive. Pochi giorni fa il 50enne era passato dalla pesa pubblica a valle di via dei Marmi per ritirare il bilancio delle pesate mensili e aveva dato appuntamento a tutti alla ripresa dell’attività.

La notizia dell’incidente del quale è stato vittima si è diffusa in pochi minuti nelle altre numerose cave della zona, tra le centinaia di autotrasportatori che la percorrono quotidianamente, che conoscono da anni Giuliano Zanetti e che lo raccontano come una persona d’oro, oltre che un lavoratore esperto.

Nel volgere di poco la brutta notizia è arrivata anche a Serle, dove l’uomo vive con la famiglia, e ha spiazzato tutti coloro che lo conoscono. Dal pomeriggio di ieri tutti appesi al telefono, in cerca di aggiornamenti sulle sue condizioni di salute. In cerca di uno spiraglio di speranza. 

Ha collaborato Giuliano Maggini