Cronaca

A Rovato la festa di San Rocco tra bancarelle, teatro e preghiere

La Redazione Web
Tanti gli appuntamenti che coinvolgeranno, tra oggi e domani, la cittadinanza. Il programma prevede musica, stand gastronomici, mostre, spettacoli di burattini per bambini e molto altro
Festa di San Rocco a Rovato - © www.giornaledibrescia.it
Festa di San Rocco a Rovato - © www.giornaledibrescia.it
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Fino a domani, teatro, bancarelle e celebrazioni religiose animano il quartiere popolare di San Rocco, ai confini orientali del centro storico di Rovato. La kermesse è l’ultima rimasta tra le feste di quartiere nella cittadina; una tradizione che resta viva nelle tante frazioni agricole poste a sud della capitale della Franciacorta.

Il programma

Stasera e domani l’intera zona compresa tra via San Rocco, via Marchesi e via Rivetti ospita le iniziative messe in campo dal Comitato di quartiere, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, i residenti e gli esercenti dell’area. Il programma prevede intrattenimento e musica, lo stand gastronomico con la Polleria Corna Ermanno, la mostra delle associazioni, la pesca di beneficenza, il gioco «Indovina il peso e vinci la formaggella» e molto altro ancora, nel segno di una vitalità e socialità ancora ruspante ma molto sentita e partecipata. Tra le varie iniziative, sia questa sera sia domani, alle 21.30, è previsto lo spettacolo di burattini del «Teatro delle Meraviglie», che attira ogni anno tanti bambini e famiglie.

Un'immagine della festa di San Rocco delle scorse edizioni - © www.giornaledibrescia.it
Un'immagine della festa di San Rocco delle scorse edizioni - © www.giornaledibrescia.it

Anche fede

Sul fronte religioso, alle 20 di oggi, giorno di Ferragosto, appuntamento nella chiesa di San Rocco per il rosario. Domani, il clou; due le messe in calendario, la prima alle 10.30 e la seconda alle 19.45. Dopo la celebrazione religiosa serale, partirà la processione, con la statua del Santo, che attraverserà via San Rocco, via Tagliamento, via Piave e via Montegrappa, facendo infine rientro in chiesa, edificio sacro dalla storia singolare.

Fonti storiche locali mostrano che, fin dai primi tempi medievali, la chiesa era dedicata a San Martino, il vescovo di Tours padre del monachesimo prebenedettino. Nel XV secolo, invece, il continuo ripetersi di epidemie e calamità, in particolare la peste, rispetto alla quale San Rocco era riconosciuto come protettore e liberatore, portò al cambio, datato 1477, dieci anni dopo la devastante epidemia di peste che provocò una decimazione nella popolazione rovatese.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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