Cronaca

Salva il cane finito nel Po e ha un malore: morto l’86enne bresciano

La vittima è Paolo Muller di Brescia: cercava tartufi in un faggeto nel Mantovano quando il suo cane è caduto in acqua. L’ha recuperato, ma lo sforzo è stato eccessivo
L'argine del Po
L'argine del Po
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Stavano cercando tartufi in un ombroso faggeto lungo gli argini del fiume Po nel Mantovano, nel territorio di Quingentole, in una giornata agostana particolarmente afosa. Poi le cose sono degenerate e lo svago è diventata tragedia per una coppia di anziani residente nella nostra città. Marito e moglie stavano infatti passeggiando all’ombra delle piante con il cane da tartufi quando l’animale, forse inseguendo la pista di un animale selvatico, è finito sul limitare dell’argine ed è caduto dalla ripa trovandosi in acqua. La coppia ha allora cercato di recuperarlo, ma le rive particolarmente impervie hanno messo a dura prova i tentativi dell’86enne.

La vicenda

Paolo Muller, cardiopatico, avrebbe più volte richiamato il suo cane, ma questi non sarebbe stato in grado di risalire sull’argine che in quel punto era particolarmente ripido.

Alle grida della coppia ha risposto un passante che avvicinatosi ha cercato sua volta di aiutare i due anziani, ma senza tuttavia riuscire a recuperare l’animale che annaspava in acqua. I due si sarebbero allora rivolti al 112 che ha inviato nel faggeto una squadra dei Vigili del fuoco di Suzzara. L’anziano è quindi andato in auto a guidare la squadre dai Vigili del fuoco nel punto in cui il cane era caduto. Mentre ormai l’animale stava annegando, Muller è infine riuscito ad acciuffarlo dalle acque limacciose del fiume e a riportarlo al sicuro. Uno sforzo non indifferente a cui si è sommata l’emozione per il rischio di perdere l’amato compagno a quattro zampe. Proprio quando tutto era stato risolto e l’86enne si stava ormai rilassando per lo scampato pericolo, ha cominciato ad accusare i sintomi di un malore.

Il malore

L’uomo si è quindi accasciato a terra in arresto cardiaco. I vigili del fuoco gli hanno applicato il massaggio cardiaco in attesa che arrivassero i sanitari del 118. Una volta stabilizzato l’86enne, dopo un ulteriore tentativo di rianimazione da parte del personale medico, è stato caricato su un’ambulanza e trasportato all’ospedale di Pieve di Coriano in gravissime condizioni. Sul posto sono intervenuti per competenza anche i carabinieri di Borgo Mantovano.

I volontari dell’ambulanza lo hanno trasportato in codice rosso e sin da subito si è ipotizzato che le sue condizioni fossero gravissime. Poi in ospedale, circa due ore dopo, l’epilogo: il cuore dell’86enne ha cessato di battere.

Sin da subito i medici si erano riservati la prognosi, adducendo ad un grave arresto cardiaco dovuto da un lato al forte stress subito dall’anziano e dall’altro anche al fatto che la giornata fosse particolarmente calda e la vicenda si fosse consumata verso le 13, ossia nelle ore più calde e maggiormente a rischio per un anziano.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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