Ponte sullo Stretto di Messina, approvato il progetto definitivo

Il Cipess, Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, ha approvato il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina che comprende una articolata documentazione presentata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Lo rende noto lo stesso dicastero. «Un investimento da 13,5 miliardi di euro che vedrà l'impegno della società Stretto di Messina per redarre il progetto esecutivo del Ponte», ha aggiunto il sottosegretario alla presidenza del consiglio Alessandro Morelli in conferenza stampa dopo il Cipess.
Le reazioni
Il primo a esultare è proprio il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: «In termini di risparmio di tempo, oggi i treni impiegano tra i 120 e 180 minuti, passeggeri e merci, si scenderà a 15 minuti. Un risparmio che supererà le due ore e mezza». Aggiunge poi: «Per i territori cambia il mondo: ci sarà la metropolitana dello Stretto, tre fermate che collegheranno studenti, lavoratori, turisti. Sarà un progetto ingegneristicamente affascinante, con una riattrazione di cervelli e professionalità».
«Ora ci vorrà la bollinatura della Corte dei Conti – continua il vicepremier –, ma tra settembre e ottobre conto di partire con i cantieri, lavori ed espropri. Gli espropriati avranno un surplus rispetto a quelli dell'alta velocità in altri territori. Secondo i tecnici il Ponte sullo Stretto sarà percorribile tra il 2032 e il 2033».
A fargli eco Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato per Forza Italia: «L’approvazione segna un passaggio epocale verso la realizzazione di un'opera attesa da decenni. Nonostante lo scetticismo, le critiche e i continui tentativi di boicottaggio, questa opera sarà realizzata. E si farà perché è indispensabile per il futuro e per la modernizzazione dell'Italia e dell'Europa stessa».
A non farsi attendere però sono anche le critiche, a partire da quella di Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde. «Il Ponte sullo Stretto è un'opera che rappresenta il più grande spreco di denaro pubblico mai visto in Italia: 14,6 miliardi di euro dei cittadini, senza un solo euro di investimenti privati. Nemmeno Berlusconi aveva osato tanto. È il capolavoro di Matteo Salvini che butta miliardi in cemento e propaganda».
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