Picchia la moglie, arrestato grazie alla chiamata del figlio alla Polizia

Picchia la moglie con estrema violenza e le scaraventa contro un tavolo: arrestato un uomo di 50 anni, già noto alle forze dell'ordine, residente nel centro di Brescia. A lanciare l'allarme uno dei tre figli che hanno assistito alla scena e che in lacrime ha accolto gli agenti della Polizia di Stato del Carmine intervenuti immediatamente.
È successo nei giorni scorsi in città. Quando i poliziotti sono entrati l'abitazione era tutta a soqquadro e in soggiorno c'erano detriti di vetro ovunque. Sul posto inoltre erano già presenti i soccorritori del 118 che stavano prestando le prime cure mediche alla donna, la quale era stata rinvenuta riversa sul divano, con un'evidente ferita alla gamba.
Aggressione
La donna, nonostante le condizioni critiche in cui si trovava, ha riferito subito ai poliziotti di essere stata minacciata di morte dal marito, e di aver subito un’aggressione fisica e verbale. L'uomo, rincasato poco prima evidentemente ubriaco, aveva iniziato a inveire nei suoi confronti: prima offendendola pesantemente con vari epiteti per poi colpirla violentemente.
All’interno dell’appartamento erano presenti, oltre al marito violento, anche i tre figli della coppia. Questi ultimi hanno confermato la versione della donna, aggiungendo che il padre, spesso ubriaco, era violento e aggressivo anche nei loro confronti. I figli hanno anche raccontato di un episodio avvenuto tempo fa, quando, in seguito a una lite, il padre aveva afferrato un coltello minacciando la madre.
Precedenti
Dall’esame delle informazioni contenute nella Banca Dati del Ministero dell’Interno, nel «Protocollo SCUDO», è emerso come questa non fosse la prima volta in cui le Forze di Polizia erano state chiamate per far fronte a situazioni di violenza scoppiate tra i due coniugi. La donna, a seguito delle gravi lesioni riportate, è stata trasportata al Pronto Soccorso del Poliambulanza; l’uomo invece, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia: per lui è stato disposto il divieto di avvicinamento e applicato il braccialetto elettronico.
In considerazione di quanto accaduto, il questore Paolo Sartori ha emesso nei suoi confronti la misura di prevenzione personale dell’ammonimento. Il provvedimento, previsto per chi commette atti persecutori o di violenza domestica, contiene anche l’invito rivolto all'uomo a sottoporsi a un programma di riabilitazione «finalizzato a fargli comprendere il disvalore dei propri comportamenti violenti e vessatori».
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