A Passirano raffica di furti in piazza: barista insegue il ladro

Non ci sono solo le tracce e i danni che si è lasciato dietro a testimoniare la razzia che ha commesso nella notte in piazza Europa a Passirano. C’è anche il racconto del barista Boris che lo ha inseguito, non è riuscito a bloccarlo ma che ha comunque recuperato la cassa di un altro negozio della piazza.
Ora il suo racconto, insieme alle immagini delle telecamere e ai riscontri della pattuglia intervenuta, è finito nella denuncia, permettendo di ricostruire la notte movimentata. Ieri, giovedì 8 maggio, a Passirano, era giorno di mercato e tra le bancarelle la notizia della razzia notturna è entrata in ogni capannello. E in tanti hanno voluto farsi raccontare direttamente l’accaduto dai diretti protagonisti.
Il racconto
«Ogni mattina arrivo qui in piazza presto per aprire il mio bar, Alma Bistrot. Anche stamattina (ieri, giovedì 8 maggio, ndr) erano le 4.30 – racconta Boris mentre ha il locale pieno di gente che tra una bancarella e l’altra fa colazione, gli passa accanto e gli chiede notizie della notte. Il racconto, con pazienza, si ripete – ho visto la mia porta forzata. Dentro mancavano i soldi del fondo cassa, poche monete per i primi resti della giornata».
In questo caso, come in tanti altri analoghi accaduti in esercizi commerciali della città e della provincia, il problema non è l’ammanco di cassa o il materiale sottratto dai ladri, ma i danni che si sono lasciati dietro e che devono essere ripristinati. Il racconto di Boris continua: «Mentre iniziavo a sistemare il locale, a raccogliere i vetri, ho sentito trambusto dall’altra parte della piazza».
Il ladro
Alle 4.50 infatti scatta l’allarme della macelleria Tocchini, sotto i portici di fronte al bistrot. Il tempo di mettere fuori la testa e il barista vede il ladro: «Aveva un piumino bianco con il cappuccio e teneva in mano la cassa. Mi sono subito messo ad inseguirlo».
Boris lo raggiunge, gli urla addosso tutta la sua rabbia e quello, per guadagnare terreno, molla il registratore di cassa. «Era un ragazzo sui 25 anni, veloce. Quando ha mollato la cassa è scappato ancora più rapido, l’ho perso. E ho riportato indietro il cassetto che avevo recuperato».
Con la luce del giorno si ricostruisce la sequenza del ladro solitario. Prima ha tentato di entrare nella pizzeria «Mondo della pizza», quella che fa angolo con via Donatori di Sangue, dal lato dei parcheggi. Al mattino il titolare mostra sconsolato la porta danneggiata, ma da lui il ladro non è entrato. Il negozio accanto è il bistrot di Boris, porta sfondata e cassa ribaltata e la stessa scena nella macelleria sul lato opposto della piazza.
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