Cronaca

Ottocento pellegrini bresciani a Roma: «Siamo stretti a papa Francesco»

A Santa Maria Maggiore con il vescovo Tremolada alla messa con il card. Re: «Giubileo occasione per risveglio spirituale»
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Giubileo, continua il pellegrinaggio diocesano
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«Il giubileo è l’occasione per un risveglio spirituale, per ricorrere alla misericordia di Dio, per sistemare quelle che potremmo chiamare le pendenze della nostra anima». Sono oltre ottocento i fedeli bresciani che, in questi giorni, stanno partecipando al pellegrinaggio diocesano; ieri la messa a Santa Maria Maggiore celebrata da cardinale Giovanni Battista Re, decano del collegio cardinalizio.

Il cardinal Re © www.giornaledibrescia.it
Il cardinal Re © www.giornaledibrescia.it

«In questo tempo che cerca la felicità – ha detto il porporato bresciano –, ma la cerca lungo strade sbagliate, il giubileo è l’occasione per rimettersi in cammino lungo la strada corretta, quella del dialogo con Dio, ricordandoci che lui è sempre disposto a perdonarci». Da quella che ha ricordato essere la più antica chiesa mariana del mondo (nel giorno della festa dell’Annunciazione), il cardinale Re ha ricordato che ogni fedele può «sempre contare sulla protezione della Madonna, come sottolineava san Paolo VI, sul cammino di tutti noi c’è sempre la Vergine che veglia».

In mattinata i pellegrini, accompagnati anche da una cinquantina di sacerdoti, si sono ritrovati nella nuova piazza Pia e, in preghiera lungo via della Conciliazione, sono arrivati fino alla basilica di San Pietro per attraversare la porta santa.

Vicinanza

Quello del 2025 è un giubileo ordinario: l’ultimo si tenne nel 2000, con papa Giovanni Paolo II. È il secondo anno santo presieduto da papa Francesco, che nel 2015 ne indisse uno straordinario, a cinquant’anni esatti dalla fine dal Concilio Vaticano secondo. La tradizione prevede che sia il pontefice ad annunciarlo con la lettura della bolla d’indizione, un documento in latino che dà conto delle date di inaugurazione e chiusura e del tema giubilare, che quest’anno è la speranza.

Il vescovo Pierantonio Tremolada ha sottolineato come il giubileo sia «un’occasione unica nel suo genere, un evento che segna anche la nostra vita», da qui l’invito a vivere il pellegrinaggio con particolare intensità spirituale, e poi il pensiero per il pontefice, dimesso domenica dall’ospedale Gemelli e ora convalescente a Casa Santa Marta in Vaticano: «Siamo qui stretti a papa Francesco, preghiamo per la sua salute».

«Papa Francesco – ha sottolineato il pastore della Chiesa bresciana – ci ha consegnato l’espressione "pellegrini di speranza", vorrei che questo sentire si realizzasse all’interno del cuore ciascuno di noi. Del resto, il mondo ha bisogno di speranza e la trova laddove risiedono le cose semplici della vita. L’importante è che il nostro agire sia sempre caratterizzato da quella positività proveniente dalla fede».

Speranza

Il vescovo ha anche tratteggiato un primo bilancio della visita giubilare che sta compiendo in tutta la diocesi. «Si tratta di un’esperienza estremamente positiva e anche in questo caso, come per la significativa partecipazione al nostro pellegrinaggio diocesano, devo ringraziare tutti – ha detto –. La partecipazione è notevole così come il confronto. Stiamo cercando di comprendere al meglio la situazione della nostra Chiesa. Intendiamo renderla sempre più conforme a quella che è la volontà di Dio».

I pellegrini in piazza San Pietro © www.giornaledibrescia.it
I pellegrini in piazza San Pietro © www.giornaledibrescia.it

E ancora: «Guardiamo a una verità dell’esistenza, quella della Chiesa, che possa essere speranza per il mondo. Il termine speranza, lo voglio sottolineare ulteriormente, è il filo conduttore, del giubileo come della nostra visita».

Il pellegrinaggio proseguirà oggi, domani il ritorno. Ci sarà quindi ancora occasione di essere pellegrini di speranza, e lo sarà anche a casa. 

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