Nuovi tavoli e pannelli: il rifugio Laeng a Borno riparte dai volontari

Dove non ha potuto arrivare la buona volontà dei ragazzi è arrivata la generosità di un benefattore e da qualche settimana sono in corso a pieno ritmo i lavori di ammodernamento del rifugio Gualtiero Laeng a Borno, nella conca di Varicla, sotto al Pizzo Camino e a Cima Moren.

La struttura infatti, gestita dai volontari dell’Operazione Mato Grosso, si presenta ora agli escursionisti con un rinnovato impianto fotovoltaico, un più capace e sicuro sistema idraulico e nuovi tavoli esterni. Lavori che sono iniziati a maggio e che sono ora in dirittura d’arrivo grazie al costante impegno di giovani e adolescenti provenienti da tutta la provincia. Settimana dopo settimana i volontari hanno anche portato a spalla i rifornimenti di cibo e bevande, il rifugio non è raggiungibile neppure con i fuoristrada, in vista dell’avvio della stagione: in giugno e settembre è aperto solo nei fine settimana, in luglio e agosto invece tutti i giorni.

In elicottero

I lavori che erano necessari e che sono stati programmati per questa primavera però richiedevano il trasporto in quota, a poco meno di 1800 metri, di diverse tonnellate di materiali e attrezzi che sarebbe stato praticamente impossibile far arrivare al Laeng solo sulle spalle dei volontari. Al progetto ha aderito però anche l’azienda bergamasca Bettineschi di Rovetta, che si occupa di ingegneria ambientale, e che ha offerto il trasporto in elicottero dei materiali più pesanti e ingombranti.

Il rifugio dunque, più efficiente ed accogliente, è già ripartito per accogliere gli escursionisti gestito dai volontari dell’Operazione Mato Grosso che utilizzano tutto il ricavato dell’attività per sostenere le diverse missioni attive in Perù, Bolivia e Ecuador e Brasile fedeli al motto «Salire in alto per aiutare chi sta in basso».