È morta Brigitte Bardot: aveva 91 anni

Lo rende noto la Fondazione che porta il suo nome. È stata il mito nazionale francese
La celebre attrice aveva 91 anni - Foto tratta dal suo profilo social
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È morta Brigitte Bardot. La celebre attrice francese aveva 91 anni. Lo rende noto la Fondazione che porta il suo nome. È stata il mito nazionale francese, l'unico che di questi tempi metterebbe d'accordo tutte le rissose anime della nazione: Brigitte Bardot, per tutti semplicemente B.B.

Risale a oltre 50 anni fa la sua ultima apparizione come attrice e sex symbol e la diva non ha mai avuto un ripensamento: cinema, spettacolo, notorietà e paparazzi non facevano più per lei, anzi non sono mai stati compagni felici della sua vita da donna pubblica. A novembre era stata ricoverata in un ospedale di Tolone, nel sud della Francia, non lontana da Saint-Tropez, dove si trova la casa in cui abita.

  • La bellezza senza tempo di Brigitte Bardot
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B.B. è stata costretta ad ottobre a lasciare la sua grande casa, nota come La Madrague, per essere ricoverata. In quei giorni, dopo la pubblicazione di una notizia sulla sua morte che obbligò la Bardot ad uscire dal silenzio, si parlò di un «intervento chirurgico nel quadro di una grave patologia». Qualche giorno dopo, però, l'attrice rientrò nella casa di Saint-Tropez.

Le sue due vite

Nata a Parigi il 28 settembre 1934, la Bardot ha avuto due vite: la prima, quella scintillante del cinema e del jet set; e la seconda, da oltre cinquant'anni, dedicata esclusivamente alla difesa dei diritti degli animali attraverso la fondazione da lei creata.

Il primo amore, però, è la danza che, in un'infanzia difficile, le regala dei momenti di gioia. Quando è ancora un'adolescente prende parte a servizi fotografici di moda per la rivista Elle e viene notata dal regista Marc Allégret che decide di incontrarla per un suo film nonostante l'opposizione dei genitori. All'incontro è presente il giovane assistente del regista, Roger Vadim: è un colpo di fulmine ma la relazione è contrastata dai genitori di Brigitte che, però, ottiene il permesso di sposarsi quando compirà 18 anni. Inizia l'avventura nel cinema. Curiosamente il suo primo film viene considerato «Piace a troppi», storia di una disinvolta adolescente che diventa un successo internazionale (sul set conosce Jean Louis Trintignant con cui avrà una relazione dopo il divorzio da Vadim) ma, in realtà all'epoca ne ha già interpretati più di una quindicina a partire dal primo, «Le Trou normand» del 1952. Ma, soprattutto, è già un'icona sexy (insieme a Marilyn Monroe) nonché una delle prime a esibire il topless che negli Stati Uniti viene considerato scandaloso. Il suo erotismo vellutato non piace a Hollywood, che in quegli anni preferisce attrici acqua e sapone come Doris Day ma «Mademoiselle Pigalle» va bene al box office perché è un film europeo.

Gli amori

Dopo la fine della relazione con Trintignant e il divorzio da Vadim, la Bardot ha una relazione prima con il cantante Gilbert Bécaud (nascosta, perché lui è sposato), poi con Raf Vallone e dopo ancora con Sacha Distel. Nel 1959 sposa l'attore Jacques Charrier , conosciuto durante la lavorazione di «Babette va alla guerra», dal quale ha l'unico figlio, Nicolas-Jacques, con il quale inizialmente ha un rapporto difficile tanto da affidarlo a una nutrice.

È il 1960 e la Bardot è impegnata sul set del film «La verità» di Henri-Georges Clouzot sul quale inizia una relazione con il protagonista Sami Frey: la pressione del marito malato, del figlio appena nato e, soprattutto, di un mondo benpensante che soffoca la sua assoluta voglia di libertà la portano a tentare il suicidio (e non sarà l'unica volta).

Negli anni che seguono altri film e altri amori: tra i primi, «Vita privata» di Louis Malle, «Il disprezzo» di Jean-Luc Godard, «Viva Maria!» ancora di Malle, «Erasmo il lentigginoso» con James Stewart; tra i secondi il playboy Günter Sachs (che sposa nel 1966), il cantautore Serge Gainsbourg (che scrive per lei alcune canzoni tra cui la censuratissima «Je t'aime… moi non plus», registrata poi dall'autore con Jane Birkin), l'attore e playboy italiano Gigi Rizzi, e il politico Bernard d'Ormale (che sposa nel 1992).

L’attivismo

Nel 1962 i primi passi dell'attivismo per la difesa dei diritti degli animali che la porta a diventare vegetariana e a istituire la Fondazione Brigitte Bardot per il Benessere e la Protezione degli Animali che finanzia vendendo all'asta i suoi gioielli

La difesa degli animali le ha causato, tra l'altro, anche l'accusa di razzismo nei confronti dei musulmani per avere contestato l'uccisione dei montoni tramite sgozzamento con la proceduta halal nel suo libro «Un grido nel silenzio». L'accusa le viene poi rivolta anche in seguito quando paventa l'«islamizzazione della Francia». Lo stesso libro, a causa di alcune dichiarazioni sui gay, le ha portato anche l'accusa di essere omofobica da cui si è prontamente difesa.

Un altro libro, la sua autobiografia «Initiales B.B.» (in Italia «Mi chiamano B.B.») le ha portato la denuncia dell'ex marito Jacques Charrier e del figlio Nicholas-Jacques per avere descritto il primo come un bruto e alcolizzato e di avere detto a proposito del secondo che avrebbe voluto abortire. Allo stesso modo, infine, anche le sue scelte politiche dichiaratamente di destra non sono state scevre da polemiche.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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