Anche nel Bresciano il cielo si è illuminato col «Bolide dell’Immacolata»

«Ero in auto quando l'ho vista, mi sono fermata subito dopo le piante che avevo alla mia destra sulla strada per osservare dove fosse andata la cosa che avevo visto in cielo, ma era scomparsa» scrive Chiara B. da Calcinato. Barbara, da Gavardo, aggiunge che era «molto visibile», mentre Boutche da Sarezzo dice di essere rimasto «molto stupito poiché non ho mai visto nulla del genere». Luca N., da Brione, descrive così la parabola: «Inizialmente è comparso piano infatti l'ho scambiato per un aereo, poi ha accelerato di colpo ed è diventato molto luminoso e sembrava avvicinarsi, poi ha proseguirò in modo orizzontale ed è sparito».
Testimonianze pubblicate sul sito specializzato Prisma che ricostruiscono l'avvistamento del «Bolide dell’Immacolata», una meteora particolarmente brillante che ha tagliato l’atmosfera con una traiettoria netta da nord-ovest verso sud-est, lasciando dietro di sé una scia destinata a trasformarsi in una delle immagini più suggestive della notte dell’8 dicembre.
Le segnalazioni di Giorgia e Andrea da Brescia, di Michele da Piancamuno e di Anna da Trenzano testimoniano la traiettoria seguita dal bolide, avvistato intorno alle 20.54 dalle valli al Garda, e più in generale dalla Lombardia al Veneto fino all’Emilia.

Registrazione
Il fenomeno, ribattezzato appunto il «Bolide dell’Immacolata», è stato registrato da ben sedici camere della rete Prisma, che monitora sistematicamente il cielo per tracciare meteore (frammenti rocciosi o metallici che entrano nell'atmosfera terrestre bruciando) e possibili meteoriti. Le prime analisi indicano che la meteora si è estinta a circa 60 chilometri di quota: troppo in alto per immaginare cadute significative al suolo, ma abbastanza luminosa da essere avvistata in mezzo Nord Italia.
Il caratteristico colore verde-bluastro, riportato da molti testimoni, è un indizio prezioso per gli esperti: suggerisce la presenza di magnesio, un elemento che, ionizzandosi, emette una luce verdescura particolarmente intensa. È uno dei tratti che distinguono i bolidi dalle meteore ordinarie, insieme alla loro luminosità superiore a quella di Venere.
Dicembre è un periodo in cui il cielo è spesso animato – complice lo sciame delle Geminidi – ma la spettacolarità dell’evento, visibile per qualche secondo, lo ha reso unico. Ora le immagini raccolte da Prisma serviranno per ricostruire la traiettoria con maggiore precisione e capire meglio la natura del frammento.
Per una notte, anche sopra Brescia, il cielo ha mostrato la vitalità del cosmo: un lampo improvviso che ha squarciato il buio e riportato l’attenzione su ciò che, in alto, continua a muoversi e sorprenderci.
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