Missili iraniani su Israele, esplosioni a Tel Aviv: Bibi contrattacca
Guerra aperta tra Israele e Iran. Nella notte le sirene d'allarme sono scattate a Tel Aviv in seguito al lancio di missili dall'Iran. Forti esplosioni anche nella capitale iraniana: una colonna di fumo si è alzata dall'aeroporto della capitale. La ritorsione dell’Iran con missili balistici contro le città israeliane è durata tutta la notte. L’Iran ha reso noto di aver abbattuto droni israeliani in missione di ricognizione nel nord-ovest del Paese, secondo quanto riportato dai media statali. Le forze iraniane «sono riuscite ad abbattere i droni israeliani che avevano violato lo spazio aereo del Paese nella regione di confine di Salmas», riferisce la Tv di Stato iraniana, aggiungendo che «i droni erano entrati nello spazio aereo iraniano per missioni di spionaggio e ricognizione».
Ed è salito a tre morti e circa 80 feriti il bilancio degli attacchi iraniani contro Israele: lo ha reso noto il servizio medico d'emergenza israeliano (Magen David Adom), aggiungendo che diverse altre persone sono gravemente ferite. Lo riporta il Times of Israel. Durante la notte i media israeliani avevano riferito della morte di una donna di 60 anni, colpita nell'area di Tel Aviv, mentre i feriti erano una sessantina.
La Giordania ha riaperto il suo spazio aereo alle 7.30 di questa mattina (le 6.30 in Italia): lo ha reso noto la commissione per l'aviazione civile del Paese, come riporta il Guardian. Lo spazio aereo era stato chiuso ieri mattina a seguito degli attacchi israeliani contro l'Iran.
Gli attacchi
L’esercito israeliano ha comunicato che l’Iran ha lanciato missili verso Israele. L’Idf ha chiesto alla popolazione di stare nei rifugi. Le sirene d’allarme hanno suonato a Tel Aviv e sempre secondo l’Idf le sirene sono state attivate in numerose aree del Paese.
Forti esplosioni sono state udite a Gerusalemme (lo riferiscono giornalisti dell’Afp sul posto) e diverse sono state udite nel centro di Tel Aviv, dove si è levata una gigantesca colonna di fumo. Lo scrive Ynet. I palazzi nel centro di Tel Aviv hanno tremato per l'esplosione, ha constatato l’Ansa sul posto. Dopo un primo attacco, secondo l’Idf l’Iran ha lanciato una seconda e una terza ondata di missili. Dopo quest’ultima, il Comando del fronte interno dell’esercito ha comunicato alla popolazione che è possibile lasciare i rifugi, con la raccomandazione di restare nelle vicinanze.
Le dichiarazioni iraniane
La televisione di Stato iraniana ha riferito in serata «dell’inizio degli attacchi missilistici iraniani» in rappresaglia per gli attacchi contro il suo territorio, confermando così le dichiarazioni di Israele. Anche la Guida Suprema dell’Iran è intervenuta in tv, dicendo: «La nazione è con noi, con le forze armate e, se Dio vuole, la Repubblica Islamica sconfiggerà il regime sionista». Sempre l’Iran ha affermato di aver abbattuto due aerei militari israeliani e di aver catturato la pilota di uno dei jet. Notizia che però è stata smentita da Israele: il portavoce dell’esercito ha definito infondate le affermazioni: «I media iraniani stanno falsificando le informazioni».
Anche il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, è intervenuto: «L’Iran ha oltrepassato il limite, osando lanciare missili contro centri abitati civili in Israele. Continueremo a proteggere i cittadini israeliani e a garantire che il regime degli ayatollah paghi un prezzo molto alto per le sue azioni criminali».
Meloni, Trump, Netanyahu e i leader
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto una conversazione con il Primo Ministro dello Stato d’Israele, Benjamin Netanyahu. Nel corso del colloquio, secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, Meloni ha condiviso la necessità di assicurare che l’Iran non possa in alcun caso dotarsi dell’arma nucleare, auspicando al contempo che gli sforzi condotti dagli Stati Uniti per giungere ad un accordo possano ancora avere successo. Meloni ha infine ancora una volta ribadito l’urgenza di garantire l’accesso dell'assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza.
Dopo essersi consultata con Trump, Meloni ha sentito il cancelliere federale della Germania, Friedrich Merz, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Dopodiché, ha interloquito con alcuni leader della regione mediorientale – il principe ereditario e primo ministro dell’Arabia Saudita Mohamed bin Salman Al Saud, re Abdallah II di Giordania, il sultano dell’Oman Haytham bin Tariq Al Said e Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan – confrontandosi su come lavorare insieme per favorire una soluzione diplomatica. A tutti gli interlocutori, Meloni ha espresso la disponibilità dell’Italia a intraprendere ogni azione che possa favorire un tale esito, come già fatto ospitando due tornate negoziali tra Iran e Stati Uniti. Secondo una fonte della Casa Bianca, anche il presidente americano Donald Trump ha già parlato con Netanyahu.
Le reazioni internazionali
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha sentito in serata Trump, dicono da Downig Street, precisando che i due leader hanno evidenziato «l’importanza della diplomazia e del dialogo».
Dello stesso avviso è la diplomatica a capo degli affari politici dell’Onu Rosemary DiCarlo, che durante la riunione del Consiglio di Sicurezza Onu chiesta dall’Iran dopo gli attacchi di Israele ha detto: «Dobbiamo a tutti i costi evitare una crescente conflagrazione che avrebbe enormi conseguenze globali. La recente pericolosa escalation segue alcuni importanti sviluppi diplomatici come i colloqui tra Iran e Usa, che incoraggio a proseguire. Una risoluzione pacifica attraverso i negoziati rimane il mezzo migliore per garantire la natura inclusiva e pacifica del programma nucleare iraniano», ha aggiunto sottolineando che «gli attacchi contro le strutture nucleari iraniane da parte di Israele sono di particolare preoccupazione».
Il contrattacco
L’Idf nelle ore successive agli attacchi iraniani ha annunciato di aver colpito nel pomeriggio due basi aeree iraniane, mettendo completamente fuori uso quella di Tabriz. «Venerdì (le forze israeliane) hanno colpito le basi aeree appartenenti all’aeronautica militare iraniana di Hamadan e di Tabriz, nell'ovest dell'Iran, e quella di Tabriz è stata smantellata», fanno sapere i militari.
Dopodiché, l sistema di difesa aerea di Teheran è stato attivato per contrastare i contrattacchi israeliani. Lo hanno riferito i media iraniani. «Le difese di Teheran si sono riattivate pochi minuti fa per contrastare i proiettili del regime sionista», ha riportato l’agenzia di stampa ufficiale Irna, mentre l’Afp sul posto ha segnalato esplosioni della capitale ed un bagliore rosso nel cielo.
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