Dopo l’incendio gara di solidarietà per il rifugio in Val Brandet

Il rifugio è inaccessibile, le ombre nere del fumo sulla struttura stringono il cuore, ma da buoni montanari della Val Brandet «non si molla mai». A pochi giorni dal rogo che ha distrutto il rifugio Val Brandet, nelle Valli di Sant’Antonio a Corteno, i gestori Gianpietro (Piero) e Laura si sono presi qualche ora per un giustificato sconforto ma poi, sorretti da amici e tanti appassionati, hanno deciso di ripartire, per quanto possibile.

Anzitutto hanno aperto una «succursale esterna» del rifugio sotto un gazebo dove vengono serviti panini con la salamina e con il formaggio, accompagnati dall’immancabile bicchiere di vino. E poi hanno attivato tre canali per le donazioni che serviranno per sostenerli in questo momento di difficoltà e, al tempo opportuno, per la ricostruzione.

Si può effettuare un bonifico sul conto corrente intestato a Gianpiero Teruzzi all’iban IT81J0569611009CCI000419749 o una donazione su Gofundme o versare attraverso Satispay. «Abbiamo preso questa decisione - raccontano i rifugisti - a seguito dei numerosi gesti di vicinanza e domande su come poter aiutare. Non era nei nostri piani, ma l’affetto che abbiamo sentito ci ha fatto capire che a volte stringere una mano tesa è un modo per ripartire. Ogni contributo sarà destinato a sostenere la ripresa e a non lasciare che questa stagione, in parte sfumata, vada perduta del tutto».

Tra i molti gesti quello di un ottantacinquenne che la scorsa settimana ha deciso di festeggiare il compleanno all’esterno del rifugio. Resta confermato l’appuntamento con «Armonia del viso» del 17 maggio, un laboratorio di riflessologia facciale e oli essenziali curato dall’Apicoltura Bee Friends di Gianni Bera e dagli Amici delle Valli di Sant’Antonio. Si svolgerà all’aperto, tempo permettendo, serve a dare speranza.