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Gaza, Trump: «Raggiunto l’accordo di pace tra Israele e Hamas»

a cura di Stefano Zanotti
Secondo il tycoon, tutti gli ostaggi saranno liberati e consegnati lunedì. Secondo Hamas, verranno liberati 20 ostaggi in cambio di 1.950 prigionieri palestinesi, di cui 250 condannati all'ergastolo
  • Le celebrazioni a Tel Aviv dopo l'annuncio dell'accordo di pace tra Israele e Hamas
    Le celebrazioni a Tel Aviv dopo l'annuncio dell'accordo di pace tra Israele e Hamas - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
  • Le celebrazioni a Tel Aviv dopo l'annuncio dell'accordo di pace tra Israele e Hamas
    Le celebrazioni a Tel Aviv dopo l'annuncio dell'accordo di pace tra Israele e Hamas - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
  • Le celebrazioni a Tel Aviv dopo l'annuncio dell'accordo di pace tra Israele e Hamas
    Le celebrazioni a Tel Aviv dopo l'annuncio dell'accordo di pace tra Israele e Hamas - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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    Le celebrazioni a Tel Aviv dopo l'annuncio dell'accordo di pace tra Israele e Hamas - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Alba di pace sulle macerie di Gaza. «Hamas e Israele hanno firmato l'accordo per la prima fase del piano di pace» ha annunciato il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dalla Casa Bianca, senza tuttavia fornire molti dettagli sull'intesa. L'ufficio di Netanyahu ha chiarito che il cessate il fuoco a Gaza non entrerà in vigore finché l'accordo non sarà ratificato oggi dal governo israeliano. Lo riporta Reuters online. Netanyahu dovrebbe convocare il suo gabinetto di sicurezza alle 17.

La firma dell'accordo è prevista oggi. Secondo Trump tutti gli ostaggi vivi saranno liberati, quelli morti consegnati. Secondo Hamas, verranno liberati 20 ostaggi in cambio di 1.950 prigionieri palestinesi, di cui 250 condannati all'ergastolo. Per l'emittente americana ABC News tuttavia non è ancora stato raggiunto alcun accordo sui punti più controversi, dal disarmo di Hamas alla futura governance di Gaza. Una distanza sinistramente sottolineata dai bombardamenti israeliani che sono continuati per tutta la notte su Gaza e Khan Yunis.

Nonostante queste tragiche contraddizioni, nella notte il premier israeliano Netanyahu ha avuto un colloquio con Trump e lo ha invitato a parlare alla Knesset, il Parlamento israeliano. Il Presidente Usa ha accettato e potrebbe recarsi in Medio oriente all'inizio della prossima settimana. Una fonte di Hamas ha confermato all'agenzia AFP che la prima fase dell'accordo prevede il rilascio da parte di Hamas di 20 ostaggi vivi in una sola volta in cambio di circa 2.000 prigionieri palestinesi. La firma dell'accordo è prevista in giornata oggi, ha ribadito la fonte del movimento terroristico islamico.

Il cronoprogramma

I media israeliani riferiscono che il cronoprogramma dell'accordo prevede oggi alle 15 la riunione del gabinetto di governo israeliano per l'approvazione e a cui seguirà alle 16 il via libera da parte dell'esecutivo. Entro 24 ore dall'approvazione del governo, inizierà il parziale ritiro delle Forze di difesa israeliane (Idf), che continueranno a controllare il 53% di Gaza, ma andranno via da Gaza City. Entro 72 ore dall'ok del governo di Israele al piano, Hamas dovrà rilasciare tutti i 20 ostaggi vivi insieme e senza cerimonie, proseguono i media.

«È probabile che gli ostaggi vengano rilasciati sabato, in modo che possano essere già in Israele durante la visita di Trump, ma lo stesso presidente Usa ha detto che torneranno tutti lunedì», evidenzia Calcalist, secondo cui Trump potrebbe giungere in Israele domenica. In cambio, Israele rilascerà circa duemila detenuti palestinesi, tra cui 250 ergastolani e 1.700 arrestati dopo il 7 ottobre 2023.

Le parole di Netanyahu

«Con l'approvazione della prima fase del piano, tutti i nostri ostaggi saranno riportati a casa. Questo è un successo diplomatico e una vittoria nazionale e morale per lo Stato di Israele». Lo ha annunciato nella notte il primo primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in contemporanea con il post del presidente Usa Donald Trump sul raggiungimento della prima fase dell'accordo per porre fine alla guerra a Gaza tra Israele e Hamas.

«Un grande giorno per Israele. Convocherò il governo per approvare l'accordo e riportare a casa tutti i nostri cari ostaggi», ha aggiunto Netanyahu nei quattro comunicati stampa diffusi dal suo ufficio stampa per annunciare la svolta a due anni dal 7 ottobre 2023. Il premier israeliano ha affermato: «Ringrazio gli eroici soldati delle Forze di difesa israeliane e l'intero apparato di sicurezza, il cui coraggio e sacrificio ci hanno portato fino a questo giorno. Ringrazio, dal profondo del cuore, il presidente Trump e la sua squadra per la loro mobilitazione per il sacro compito di liberare i nostri ostaggi. Se Dio vuole, continueremo insieme per raggiungere tutti i nostri obiettivi e ampliare la pace con i nostri vicini».

La dichiarazione di Hamas

Il gruppo terroristico palestinese al potere nella Striscia di Gaza, Hamas, ha rilasciato una dichiarazione in cui conferma l'accordo di cessate il fuoco con Israele e il rilascio degli ostaggi che, secondo il gruppo armato, «prevede la fine della guerra a Gaza, il ritiro delle forze di occupazione (israeliane), l'ingresso di aiuti umanitari e uno scambio di prigionieri». Hamas ringrazia i mediatori e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per aver mediato la fine della guerra scatenata dall'attacco del 7 ottobre 2023 contro Israele, esortandoli al contempo a «costringere il governo di occupazione a implementare pienamente gli obblighi dell'accordo e a impedirgli di eludere o ritardare l'attuazione di quanto concordato».

«Rendiamo omaggio al nostro grande popolo nella Striscia di Gaza, a Gerusalemme e in Cisgiordania, in patria e all'estero, che ha dimostrato onore, coraggio e fermezza senza pari, affrontando i piani fascisti dell'occupazione che hanno preso di mira loro e i loro diritti nazionali», aggiunge la dichiarazione. «Affermiamo che i sacrifici del nostro popolo non saranno vani e ci impegniamo a rimanere fedeli alla nostra causa e a non abbandonare mai i nostri diritti nazionali finché non saranno raggiunte la libertà, l'indipendenza e l'autodeterminazione».

Abu Mazen

Il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) ha accolto con favore l'accordo raggiunto tra Israele e Hamas per la Striscia di Gaza, esprimendo la speranza che possa portare alla creazione di uno Stato palestinese. Sui social media, Abbas ha espresso la speranza che «questi sforzi siano il preludio a una soluzione politica permanente (...) che porti alla fine dell'occupazione israeliana dello Stato di Palestina e alla creazione di uno Stato palestinese indipendente».

Task Force per gli ostaggi

Hamas non saprebbe con certezza dove si trovino nove dei 28 corpi di ostaggi. Secondo quanto riporta il quotidiano israeliano Calcalist, «verrà istituita una task force per localizzare, ricercare e riportare indietro gli ostaggi dispersi che non sono stati restituiti entro le prime 72 ore. La task force includerà Israele, Stati Uniti, Egitto e Qatar e collaborerà con le forze sul campo nella Striscia di Gaza per raccogliere tutte le informazioni e le capacità necessarie per completarne la localizzazione». La creazione della task force internazionale «è stata concordato nei colloqui a Sharm el-Sheikh, e, se necessario, sarà supportata dalla Croce rossa».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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