Europa al voto: Dan vince in Romania, sfida aperta in Polonia e Portogallo

Con il 54,2% delle preferenze, il sindaco di Bucarest e candidato centrista indipendente filo-europeo, Nicusor Dan, ha vinto le elezioni presidenziali rumene.
Il suo rivale George Simioni, esponente di estrema destra e leader dell'Alleanza per l'Unità dei Romeni, si è fermato al 45,8%. Il sindaco della capitale rumena l'ha spuntata al ballottaggio, incassando il riconoscimento del successo dal rivale che, dopo un primo momento dopo gli exit poll in cui si era detto sicuro della vittoria, ha invece dovuto riconoscere la sconfitta: «Vorrei congratularmi con il mio avversario, Nicusor Dan. Ha vinto le elezioni e questa è stata la volontà del popolo romeno».
A fost o mobilizare fără precedent și, de aceea, victoria este a fiecăruia dintre voi. A fiecărui român care a ieșit la vot, și-a făcut vocea auzită și a luptat astfel pentru ceea ce crede, pentru țara pe care o vrea și în care își dorește să trăiască. De mâine, începem… pic.twitter.com/Fuyz87DIlQ
— Nicușor Dan (@NicusorDanRO) May 18, 2025
Simion aveva vinto il primo turno del 4 maggio, innescando il crollo del governo rumeno dei socialdemocratici di centrosinistra e dei liberali di centrodestra dopo che lo scorso 24 novembre la Corte costituzionale di Bucarest aveva annullato le elezioni che avevano visto il successo del candidato dell'estrema destra Calin Georgescu.
«Oggi ha vinto una comunità di romeni che desidera un cambiamento profondo della Romania. Che vuole istituzioni statali che funzionino, meno corruzione, più trasparenza. Una società del dialogo, non dell'odio» ha detto Dan in un breve intervento di fronte alla stampa. Quindi ha ringraziato gli elettori «per la fiducia e il senso di responsabilità dimostrato».
«Iniziamo la ricostruzione della Romania, unita e onesta, basata sul rispetto della legge e di tutte le persone. È stata una mobilitazione senza precedenti e, pertanto, la vittoria appartiene a ciascuno di voi. A ogni rumeno che è andato a votare, ha fatto sentire la propria voce e ha lottato per ciò in cui crede, per il Paese che desidera e in cui desidera vivere», ha aggiunto.

Quindi ha sottolineato come «tutta l'Europa ha seguito con attenzione le elezioni in Romania. Ho assicurato al presidente Macron che continueremo a essere partner fidati all'interno dell'Unione Europea e che nei prossimi giorni avremo discussioni approfondite sul nostro futuro comune e sulla sicurezza dell'Ue».
A Bucarest migliaia di persone hanno festeggiato nella notte la vittoria al ballottaggio presidenziale di Nicusor Dan che si è unito ai suoi sostenitori nel centro di Bucarest con bandiere romene e dell'Unione europea. «Europa, Europa», «Russia non dimenticare, la Romania non è tua» hanno ripetuto a gran voce i manifestanti. Dan ha al tempo stesso lanciato un messaggio a quelli che non hanno votato per lui. «Rispetto per quelli che hanno fatto una scelta diversa», ha detto. I romeni, ha aggiunto, devono ora costruire insieme il loro Paese indipendentemente dalla loro posizione politica, insieme ai connazionali in Romania e ai romeni della diaspora
Polonia
Il sindaco europeista di Varsavia, Rafal Trzaskowski, ha vinto di misura il primo turno delle elezioni presidenziali polacche e affronterà lo storico nazionalista Karol Nawrocki al secondo turno del 1 giugno.

Lo ha annunciato la commissione elettorale. Secondo lo scrutinio di tutti i seggi elettorali, Trzaskowski ha ricevuto il 31,36% dei voti, contro il 29,54% di Nawrocki, mentre due candidati di estrema destra hanno ottenuto complessivamente il 21,15% dei voti. Ora, tra due settimane, gli elettori torneranno alle urne per scegliere tra due visioni completamente diverse sul futuro del Paese.
I tura za nami - a my już z powrotem na kampanijnej trasie. Razem z Wami. Nie tracimy ani chwili!
— Rafał Trzaskowski (@trzaskowski_) May 18, 2025
Przed nami mnóstwo ciężkiej pracy. Potrzebna jest pełna mobilizacja. Chodźmy razem po zwycięstwo!
Tarnobrzeg - dziękuję! ❤️#Trzaskowski2025 #WygraCałaPolska pic.twitter.com/A27O1UJNw7
Portogallo
Il partito di centrodestra al potere in Portogallo ha vinto le elezioni parlamentari anticipate, ma non ha ottenuto una maggioranza sufficiente a garantire la stabilità politica. Continua a guadagnare terreno il partito di estrema destra Chega, di André Venturache ha raggiunto per la prima volta la soglia del 20% e minaccia di superare il Partito Socialista come principale forza di opposizione. Un risultato storico per il partito dell'estrema destra portoghese, che continua a crescere: aveva eletto 50 deputati un anno fa e resta aperto il secondo posto perché il conteggio si completerà solo nei prossimi giorni con i collegi all'estero che eleggono quattro deputati.
Obrigado Portugal! Obrigado por mais um resultado histórico!🇵🇹 pic.twitter.com/4OezSQJDT9
— André Ventura (@AndreCVentura) May 19, 2025
Secondo i risultati ufficiali, l'Alleanza Democratica del governo uscente ha ottenuto il 32,7% dei voti, rispetto al 23,4% del PS e al 22,6% di Chega. La coalizione uscente ha quindi ottenuto 89 seggi su un totale di 230, ma al di sotto della soglia di 116 richiesta per la maggioranza assoluta. Con il 32,7% dei voti elegge 89 dei 230 deputati dell'Assemblea della Repubblica, il parlamento monocamerale di Lisbona. Débâcle per gli altri partiti di sinistra: la Cdu (coalizione di comunisti e Verdi) al 3% elegge 3 deputati, mentre il Blocco di sinistra sfiora la cacciata dal parlamento scendendo al 2% ed eleggendo un solo rappresentante. Conservano un seggio anche gli animalisti del Pan e debutta nel parlamento nazionale Uniti per il popolo (Jpp), partito regionalista dell'arcipelago di Madeira. L'astensione è al 35,6%, un numero più basso rispetto agli ultimi anni.
Il Partito socialista guidato da Pedro Nuno Santos, ha subito una significativa sconfitta, scendendo da 78 a 58 seggi e, in seguito al deludente risultato elettorale, Santos ha annunciato le sue dimissioni dalla segreteria del partito.
Il primo ministro Luís Montenegro ha esortato tutte le forze politiche a «rispettare la volontà espressa dagli elettori», ribadendo che il popolo portoghese «desidera» che l'attuale governo e primo ministro continuino a guidare il Paese. Montenegro ha anche promesso che il prossimo governo «sarà all'altezza della crescente fiducia che ha ricevuto».
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