L’esplosione del distributore a Roma ha «generato diossina» nell’aria

È quanto emerge dal monitoraggio dell'aria di Arpa Lazio. In particolare, si registra la presenza di diossine-teq pari a 1 pg/m3
Vigili del fuoco sul luogo dell'esplosione a Roma - Foto Ansa/Angelo Carconi © www.giornaledibrescia.it
Vigili del fuoco sul luogo dell'esplosione a Roma - Foto Ansa/Angelo Carconi © www.giornaledibrescia.it
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L’esplosione del distributore di gpl ieri a Roma ha «generato diossina». È quanto emerge dal monitoraggio dell'aria di Arpa Lazio. In particolare, si registra la presenza di diossine-teq pari a 1 pg/m3.

«Concentrazioni superiori a 0,3 pg/m3 indicano la presenza di una fonte di emissione localizzata, ovvero significano che l'incendio ha effettivamente generato diossina», spiega l'Arpa nel documento.

Indagini e bonifiche

La squadra mobile di Roma e i carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe), supportati anche dai Vigili del fuoco, stanno acquisendo tutti gli elementi utili per fornire agli inquirenti in un'informativa dettagliata sull'esplosione in via dei Gordiani, dove una fuga di gas all'interno di un distributore di carburante ha provocato oltre 40 feriti e ingenti danni. Sulla vicenda la Procura di Roma ha avviato un'indagine per lesioni e disastro colposo.

In queste ore sono anche in corso le operazioni di bonifica da parte della polizia di Roma Capitale e dei Vigili del fuoco sulla messa in sicurezza dell'area mentre l'Arpa e il Noe hanno installato dei rilevatori per verificare la presenza residua di gas nell'aria allo scopo di garantire l'incolumità delle persone nella zona.

Sono stabili le condizioni dei due feriti più gravi, di 67 e 58 anni, ricoverati all'ospedale Sant'Eugenio di Roma.

«Non è stata una fatalità»

«Ciò che è accaduto il 4 luglio non è stata una disgrazia o una fatalità. Sono anni, più di un decennio, che seguendo la tenacia del comitato Albero Magico protestiamo per le condizioni invivibili dell'area. La Mcr metalli che smaltisce metalli in via Balzani condivide il muro di cinta con il giardino della scuola dell'infanzia, intossicando bambini tra i 3 e i 5 anni, personale Ata, insegnanti e docenti che per anni e anni hanno respirato chissà quante sostanze nocive. Attività inadatte al contesto, con un distributore di carburanti a pochi metri».

È la denuncia contenuta in una nota firmata dal Comitato dei Genitori dell’Istituto Comprensivo Simonetta Salacone danneggiate dall’esplosione in via dei Gordiani, a Roma.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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