Dati non inviati all’Istat, Comune di Gianico multato

Sanzione da mille euro, inviata lettera di protesta: «La colpa è del sistema che non funziona»
Gianico dall'alto - © www.giornaledibrescia.it
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La burocrazia è un agguerrito nemico contro il quale ci troviamo quotidianamente a combattere. Spesso rimanendo sconfitti. Quindi figuriamoci cosa possono aver pensato quei sindaci che si sono trovati multati proprio per colpa della burocrazia.

Non solo, sanzioni ricevute pur essendo incolpevoli perché le inadempienze addebitate andrebbero fatte ad altro destinatario. Insomma, gli ingredienti ci sono tutti per alimentare una protesta in piena regola. E così infatti è stato.

La beffa

«Soffocati dalla burocrazie e multati per inadempimenti altrui» è la beffa denunciata da oltre 500 Comuni italiani (tra loro anche Gianico), aderenti ad Asmel, l’Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali (che conta oltre 4.368 enti in tutt’Italia), che hanno appunto sottoscritto una lettera aperta al presidente dell’Istat, Francesco Maria Chelli, per contestare le sanzioni comminate ai sindaci per la mancata compilazione delle rilevazioni statistiche; a fine gennaio, l’Istat ha elevato una sanzione di 1.032 euro a tutti quei sindaci che hanno violato l’obbligo di comunicazione dei dati in merito al Censimento delle unità economiche.

Asmel, si legge nella lettera, «ritiene non tollerabile che un sindaco sia chiamato a pagare di tasca propria, in presenza di défaillance di una macchina amministrativa perennemente sotto sforzo» e ritiene che «si possa pervenire a una pacifica soluzione stragiudiziale, in quanto la violazione contestata è conseguenza diretta di ben altra violazione di obbligo normativo».

Modernizzazione

Ed eccoci al paradosso della vicenda. «L’Istat non fa nulla per consentire l’interazione e lo scambio automatizzato dei dati con i Comuni» sottolinea Giovanni Caggiano, presidente Asmel.

«Se l’Istat avesse rispettato la legge non vi sarebbero sanzioni da applicare, ma la storia non finisce qui - prosegue Caggiano -. Con ogni probabilità nei prossimi giorni graveranno sulle spalle dei sindaci anche le sanzioni per le mancate rilevazioni statistiche nell’edilizia».

E ancora: «Dalle nostre rilevazioni, dei circa 1.200 adempimenti di cui ogni Comune annualmente è chiamato a rispondere, circa 70 riguardano i fini statistici. L’invio dei dati statistici estratti dai software gestionali dei Comuni sarebbe superfluo se funzionasse lo scambio dati automatizzato tra gli Enti Pubblici e l’Istat. Invece i Comuni sono chiamati sempre e solo ad adempiere, mentre la vera chiave per la transizione amministrative risiede insieme nella sburocratizzazione procedurale e nella semplificazione legislativa».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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