Carte falsificate, affari milionari: il broker Savio patteggia un anno
Si aggiunge ai tre che aveva già concordato nel mese di luglio: probabilmente li sconterà in libertà con misure alternative alla detenzione

La Guardia di Finanza al lavoro, foto d'archivio
Un altro anno, in continuazione con i tre che a luglio gli aveva accordato il giudice dell’udienza preliminare di Brescia Alessandro D’Altilia. Tanto ha patteggiato ieri davanti al gup di Monza, Marco Savio, il sessantenne broker bresciano, fratello del magistrato antimafia Paolo Savio, finito al centro di una duplice inchiesta (oltre che della Procura monzese anche di quella di Brescia) per truffa aggravata allo Stato, bancarotta, autoriciclaggio e false comunicazioni sociali. Secondo la ricost
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