Pisogne, cadono massi sulla Vello-Toline: il sindaco la chiude

Giuliana Mossoni
A lanciare l’allarme sono stati alcuni ciclisti: solo per miracolo nessuno si è fatto male
I massi a terra sulla Vello-Toline - © www.giornaledibrescia.it
I massi a terra sulla Vello-Toline - © www.giornaledibrescia.it
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Il tratto più suggestivo della «ciclabile più bella d’Italia» è di nuovo chiuso. Di nuovo, è il caso di ripeterlo, la ciclopedonale Vello-Toline è interrotta per la caduta di alcuni sassi, avvenuta nella tarda mattinata di ieri. E solo per un caso fortuito, anche stavolta nessuno si è fatto male. Perché nonostante il calendario segni già quasi la metà di novembre, le temperature gradevoli portano tantissime persone a percorrerla anche in questo periodo.

L’episodio

È accaduto così anche ieri, quando alcuni ciclisti sono passati sulla ciclabile, nei pressi del confine con Marone, e si sono trovati davanti un masso di grosse dimensioni, poco meno di mezzo cubo, insieme ad altri detriti più piccoli. Per questo hanno chiamato subito in Comune a Pisogne, facendo scattare l’allarme.

Sul posto si è portato il personale dell’Ufficio tecnico con la Polizia locale e i Vigili del fuoco. Dopo un primo esame, è stato deciso di chiudere totalmente la ciclopedonale all’imbocco dei due accessi, sia da Toline sia da Marone, nell’attesa di un sopralluogo da parte del geologo, che avverrà domani mattina.

Inagibile la strada che costeggia il lago - © www.giornaledibrescia.it
Inagibile la strada che costeggia il lago - © www.giornaledibrescia.it

Da un primo sorvolo effettuato ieri con un drone, pare che in quota non ci sia altro materiale pericolante, ma la situazione andrà approfondita e verificata. A preoccupare è il fatto che il masso finito sull’asfalto ha strappato di netto le reti di protezione presenti sulla parete a monte, a significare una spinta dall’alto piuttosto violenta.

La decisione

Il sindaco di Pisogne Federico Laini ha deciso di stoppare l’ingresso alla ciclopedonale, senza consentire alcun accesso, perché già in passato, in occasione di altre chiusure, le persone non hanno rispettato il divieto e, spostando le transenne, hanno percorso comunque la ciclabile, mettendosi in pericolo.

Sfondate le reti paramassi - © www.giornaledibrescia.it
Sfondate le reti paramassi - © www.giornaledibrescia.it

«Assicuro a tutti che cercheremo di riaprirla il prima possibile – fa sapere il primo cittadino pisognese –, ma è scontato che dovranno esserci tutte le condizioni di sicurezza. Prima ancora, dovranno essere eseguite le opportune verifiche e poi i lavori, oltre alla posa di nuove reti paramassi, visto che quelle attuali sono state sfondate».

L’ordinanza comunale riferisce che «pur non versando in condizioni critiche, è opportuno procedere con alcune operazioni di verifica e disgaggio del versante nella zona non protetta da reti paramassi».

Gelo-disgelo

Il fenomeno, come detto, non è nuovo e avviene quasi sempre in questo periodo, a causa del lavorio del gelo-disgelo sulla parete rocciosa a monte della ciclabile, già di per sé composta da materiale molto fragile. L’auspicio di tutti è che si posa fare in fretta, ma i casi del passato suggeriscono che, molto probabilmente, ci vorrà del tempo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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