Olimpiadi di matematica, oro per la studentessa bresciana Giulia Comini

Alunna del liceo scientifico Calini in città, ha partecipato all’Egmo, competizione dedicata alle donne che si è svolta a Pristina, in Kosovo
La vincitrice dell'oro alle Olimpiadi EGMO Giulia Comini - © www.giornaledibrescia.it
La vincitrice dell'oro alle Olimpiadi EGMO Giulia Comini - © www.giornaledibrescia.it
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Tre ori e un argento: questo è il risultato che si è aggiudicato il team italiano di quattro giovani donne alle Olimpiadi europee femminili di matematica (Egmo) a Pristina, in Kosovo. Tra loro, la bresciana Giulia Comini, 19enne di Roncadelle, che si è aggiudicata la sesta posizione, guadagnandosi la medaglia d’oro. Allenamento, tenacia e tanta passione sono stati gli ingredienti vincenti.

Le Olimpiadi Egmo

Si chiama Egmo e sta per European girls' mathematical Olympiad. Sono le Olimpiadi femminili di matematica che coinvolgono le studentesse delle scuole superiori di tutta Europa che hanno massimo vent’anni. Nate nel 2012 sulla scia del modello cinese, non sono solo una gara di competizione ma vogliono soprattutto dar valore al talento femminile

«L’Egmo è un’iniziativa utile per far capire che anche le ragazze possono fare matematica  dice Comini –. In Italia siamo fortunati perché questo problema non sussiste. Ma purtroppo non è così in altre parti nel mondo».

All’edizione di quest’anno hanno partecipato 219 studentesse, provenienti da 35 Paesi europei e da 21 extra Ue. In totale sono stati sei i quesiti che hanno messo a dura prova le giovani. «Quest’anno la gara è stata tosta – ammette la bresciana –. In questo senso, la fase di preparazione alla Normale di Pisa è stata fondamentale. Quattro giorni di lezioni tra teoria e studio».

Le riflessioni di Giulia

«Quando sono stati dichiarati i vincitori, è partito l’urlo di tutto il team – spiega Comini ancora emozionata –. Eravamo a cena e la gioia è stata grandissima. Da dieci anni l’Italia non vinceva l’oro all’Egmo».

Studiare matematica tuttavia non è semplice. Richiede attenzione e molta pratica. «È come uno sport ad alto livello. Soprattutto è bene tenere a mente che la matematica che si studia nelle scuole è diversa rispetto a quella che si pratica alle Olimpiadi – continua la bresciana –. Questa, infatti, non solo richiede un ragionamento maggiore ma ti permette anche di capire quale modalità adottare per approcciarti al problema. Ti migliora il modo di analizzare persino la vita comune».

Il team italiano alle Olimpiadi di matematica EGMO in Kosovo - © www.giornaledibrescia.it
Il team italiano alle Olimpiadi di matematica EGMO in Kosovo - © www.giornaledibrescia.it

La matematica non è solo numeri e Comini non è la prima a pensarlo. «Grazie alla matematica mi sono resa conto di quanto io sia in grado di affrontare le sfide nuove più di prima. Quest’esperienza mi ha dato modo di conoscere talenti da tutto il mondo e di affacciarmi su altre realtà, tutte diverse».

Oltre ad allenare la mente, la giovane si dedica anche all’attività sportiva: «Sono convinta che la locuzione «mens sana in corpore sano» sia proprio vera. Per questo cerco di tenere il corpo in movimento, anche con una semplice camminata».

Il team 

Tre sono state le compagne di avventura di Giulia Comini: Barbara Catino,17 anni di Milano, Matilde Iannaccone,18 anni di Pisa e Anna Kazhamiakina, 15 anni da Trento. Tutte guidate dalla loro leader Veronica Sacchi. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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