Brescia Mobilità: nella busta paga dei dipendenti un bonus di 2.500 euro

Stefano Zanotti
L’azienda ha deciso di erogare a maggio il riconoscimento economico sotto forma di welfare ai propri 750 dipendenti. Una misura che vale anche come premio fedeltà
Una busta paga (foto di archivio) - © www.giornaledibrescia.it
Una busta paga (foto di archivio) - © www.giornaledibrescia.it
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A maggio la busta paga dei dipendenti di Brescia Mobilità sarà più pesante: l’azienda ha infatti deciso di riconoscere un bonus di 2.500 euro (erogato sotto forma di welfare) ai propri 750 dipendenti, esclusi i dirigenti.
«Ci sono state delle sopravvenienze derivanti dai fondi per i danni del Covid e per l’aumento dei prezzi dell’energia - spiega il responsabile delle Risorse umane Renato Profili -. L’azienda ha quindi pensato al personale, soprattutto considerando che il 2023 è stato caratterizzato da difficoltà inflattive».
Una misura che vale però anche come premio fedeltà verso tutti i dipendenti che hanno deciso di rimanere nel gruppo in un periodo caratterizzato da diversi licenziamenti e dalla difficoltà di reclutamento, soprattutto degli autisti del ramo Brescia trasporti e dei manutentori.

Gli incentivi pensati dall'azienda

Per ovviare a questa situazione Brescia Mobilità ha pensato a diverse iniziative. «Nel 2018 è nata l’Accademy degli autisti che permette agli iscritti di risparmiare 5mila euro di spese per la patente - continua Profili -. Ma abbiamo avviato anche una serie di accordi con gli istituti scolastici per consentire ai ragazzi di partecipare a corsi di alternanza scuola-lavoro retribuiti e utili per essere avviati al nostro mondo».
Al gruppo mancano circa 30 autisti e una decina di manutentori. «Al netto dei pensionamenti, quasi tutte le uscite avvengono per due motivi: l’avvicinamento a casa e la volontà di non voler più lavorare su turni - precisa il direttore generale di Brescia Mobilità Marco Medeghini -. Sicuramente esiste un problema di retribuzione, ma ci sono anche elementi sociali che determinano un cambiamento nel modo di intendere il lavoro».

Accolte in parte le richieste dei sindacati

Il bonus di 2.500 euro accoglie parzialmente le richieste dei sindacati, che chiedono però di rendere la scelta strutturale. «Se dovessimo farlo attualmente il nostro bilancio andrebbe in deficit - sottolinea Medeghini -. È un premio straordinario che dimostra la nostra vicinanza ai dipendenti». Parole condivise anche dal presidente del gruppo Carlo Scarpa: «Fino al 2019 chiudevamo i bilanci con utili che potevamo investire. Dopo il Covid si è complicata la situazione e adesso è difficile ragionare sul futuro: dobbiamo far star bene i lavoratori tenendo conto però di tante variabili».

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