Cronaca

Dopo un anno di caldo a Brescia è arrivato l’inverno

Per Arpa la temperatura media in provincia è stata di 15,6 gradi, un grado oltre il decennio ’91-2000
I campi di Mompiano © www.giornaledibrescia.it
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Cosa hanno in comune la siccità in Sicilia, le alluvioni in Emilia Romagna, le supercelle o la morte delle barriere coralline? Il cambiamento climatico. L’aumento delle temperature, infatti, modifica i modelli meteorologici e sconvolge l’equilibrio della natura, innescando una serie di effetti a catena. Nonostante alcuni neghino l’esistenza di questo fenomeno (come se non bastasse, ad esempio, confrontare le fotografie del ghiacciaio del Monte Bianco nel 1980 e oggi), a confermarlo ci sono i dati.

Lo studio

L’ultimo studio in ordine di tempo è del servizio meteo della Unione europea, Copernicus, che ha confermato che il 2024 è stato l’anno più caldo da quando ci sono rilevazioni scientifiche, e cioè dal 1850. Non una novità dato che, già in estate, era stato previsto sulla base dei dati dei primi mesi dell’anno. Il 2024, peraltro, è stato anche il primo anno in cui la temperatura media ha sforato il limite di 1,5 gradi di riscaldamento dai livelli pre-industriali (1850-1900) previsto dall’Accordo di Parigi, arrivando a +1,60 gradi.

Superare questa soglia provoca dei punti di svolta climatici, come il collasso della circolazione oceanica, che regola la temperatura, il rapido scioglimento dei ghiacci che potrebbero rendere incompatibile l’esistenza degli esseri umani sulla terra. Secondo Copernicus, nel 2024 la temperatura media globale sulla superficie terrestre è stata di 15,10 gradi Celsius, 0,12 gradi sopra la media del 2023, in precedenza l’anno più caldo della storia.

L’anno scorso la temperatura media globale è stata di 0,72 gradi sopra la media del trentennio di riferimento 1991-2020 e di 1,6 gradi sopra i livelli pre-industriali 1850-1900. Copernicus rivela che ciascuno dei 10 anni passati, dal 2015 al 2024, è stato uno dei 10 anni più caldi mai registrati. Dal luglio del 2023, tutti i mesi hanno superato la soglia di 1,5 gradi, salvo luglio 2024, ma il 22 luglio è stato il giorno più caldo mai registrato, con una temperatura media di 17,16 gradi.

Il Bresciano

La nostra provincia non fa certo eccezione, anche se in questi giorni respiriamo un’aria invernale (ieri a Ghedi sono state registrate una minima di -1,3°C e massima di +7,9°C, temperature nella media del periodo): basta scorrere le temperature medie annuali registrate dall’Osservatorio di Ghedi e da quello dell’Istituto Pastori (le stazioni storiche del Bresciano) per rendersi conto come la temperatura si fa, di decennio in decennio, sempre più calda. In 65 anni, a Ghedi, lo scarto sfiora i due gradi centigradi.

Confrontiamo i trentenni 1961-1990, 1971-2000 e 1991-2000 di Ghedi: gennaio passa da una media di 0,7 a 1,7 e, quindi, 2,6; marzo da 7,9 a 8,2 e, poi, 9,2; maggio: 16,6 - 17,1 - 18,2; giugno 20,6 - 20,9 - 22,4; luglio 23,2 - 23,5 - 24,5; agosto 22.2 - 23 - 24.2. Interessante anche dicembre passato da 1,9 di media a 2,4 e 3,2. Una tendenza all’insù quindi già visibile 24 anni fa. E i record degli ultimi 70 anni sono stati quasi tutti registrati nel nuovo Millennio.

Estate e inverno

Arpa Lombardia ha rilevato che la temperatura media del Bresciano nel 2024 è stata di 15,6 gradi, quasi un grado in più della media registrata nel decennio 1991-2020. Per quanto i più attenti si rendano conto di quanto sia strano avere pochissimi giorni sotto zero in inverno – e spesso per quei pochi se ne lamentano –, sono le estati a confermare che qualcosa sta cambiando: la stagione calda inizia sempre prima e finisce più tardi.

Le mezze stagioni, al di là dell’ironia, sono di poche settimane e l’estate si prolunga anche per 5 mesi. Non tutte sono roventi come quella del 2003 (medie di 25,68 gradi a giugno, 25 a luglio e 28,26 ad agosto a Ghedi e 27,2 a giugno, 26,7 a luglio e 29,1 ad agosto per l’Istituto Pastori) che resta salda sul podio della più calda di sempre, ma la tendenza è chiara se si analizza la frequenza delle temperature oltre i 35 gradi: anche negli anni Cinquanta capitava di arrivarci, ma era una rarità.

Dal 1951 al 1970 la soglia è stata superata solo 11 volte, dal 2003 al 2022 ben 78. Le medie massime mensili oltre i 30 gradi registrate al Pastori fino agli anni Novanta erano poche, dal 2000 si sono fatte più frequenti. E di notte non si va mai sotto i 20 gradi. Le notti tropicali nel 1985 sono state 12, 33 nel 1989, 57 nel 1994, 61 nel 2021, 92 l’anno seguente e 66 l’anno scorso. Siamo al punto di non ritorno, bisogna agire. 

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