Attacco russo su treno in Ucraina, don Panizza: «Tanta paura»

«Abbiamo cominciato a sentire come delle mitragliate e poi ci siamo resi conto invece che era la contraerea contro dei droni che stavano arrivando, e li hanno abbattuti».
È la testimonianza di don Giacomo Panizza, sacerdote 77enne originario di Pontoglio ma da 50 anni in Calabria dove dirige la Comunità Progetto Sud, che si trovava a bordo del treno con a bordo 110 italiani che viaggiava nella zona di Leopoli nel momento dell'attacco russo. «La missione è stata buona – dice raggiunto telefonicamente dalla TgR Calabria – però dopo questa mattinata tremenda, abbiamo attraversato la paura».
Al momento dell'attacco, aggiunge, «eravamo molto vicini alla Polonia, ormai il punto è quello lì perché anche un treno era stato assaltato l'altra notte. Paura? Tanta, chi in un modo, chi nell'altro, chi prega per esempio. Le città sono grandi e anche le campagne sono grandi. Ma questi ormai dicono: abito qui, sto qui e voglio continuare a vivere».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.