L’AI, «una grande mente che non deve pensare per noi, ma con noi»

Barbara Fenotti
All’Istituto Paolo VI di Concesio si è tenuto un partecipato incontro organizzato dall’Opera per l’educazione cristiana
  • L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana
    L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana
    L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana
    L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana
    L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana
    L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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    L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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    L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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    L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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    L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana
    L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - L'incontro sull'AI organizzato dall'Opera per l’educazione cristiana - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Non una mente che pensa per noi, bensì con noi. Per aiutare l’uomo a giungere dove ancora non è arrivato. Così l’Intelligenza artificiale può essere considerata un alleato e non un nemico al quale guardare con terrore, un «grande cervello» il cui obiettivo è sostituirsi a quello umano. È il presupposto – incoraggiante – dal quale ha preso le mosse la terza delle cinque giornate di studio svoltasi all’Istituto Paolo VI di Concesio nell’ambito del Programma di studio promosso dall’Opera per l’educazione cristiana presieduta da Pierpaolo Camadini.

Sfide e orizzonti

Questa 47esima edizione si intitola «Sfide e orizzonti dell’Intelligenza artificiale» e vede coinvolti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole secondarie del Bresciano, che il prossimo 8 marzo saranno chiamati a confrontarsi con la prova finale al Canossa Campus di via San Martino della Battaglia, in città. A questo proposito l’Opera bandisce 40 premi di ricerca da 800 euro ciascuno e un premio speciale da 1000 euro alla memoria di monsignor Giuseppe Cavalleri, già vicepresidente dell’Opera per l’educazione cristiana, per premiare gli elaborati migliori della prova conclusiva. Prova che gli studenti saranno chiamati a svolgere dopo aver preso parte alle cinque giornate di studio.

Opportunità

Quella di domenica 26 gennaio, introdotta dai saluti del vicepresidente dell’Opera, Michele Bonetti, ha visto ospiti Lorenzo Maternini, membro della commissione sull’Intelligenza artificiale per i media alla Presidenza del Consiglio, l'ingegnere e inventore bresciano Cristian Fracassi, fondatore e ceo di Isinnova, Edoardo Degli Innocenti, cofondatore di Perspective Ai e anche lui membro della Commissione Ai della Presidenza del Consiglio e, infine, Federico Vincenzi, esperto di informatica giuridica e fondatore di Pipol’s Talk. Quattro menti brillanti che hanno saputo coinvolgere e ispirare i ragazzi presenti nell’auditorium del Paolo VI.

«Questo è un mondo completamente globalizzato, soprattutto quello della tecnologia, ed estremamente rapido nelle sue dinamiche – ha sottolineato Maternini –. Tuttavia offre delle opportunità incredibili, perché la complessità è direttamente proporzionale alle opportunità. L’Europa è arrivata in ritardo rispetto ad altri territori per quanto riguarda lo sviluppo dell’AI, ma è competitiva nella battaglia dei talenti: quest’ultima è vostra».

Esploratori

Ma come salire (e restare) su un mondo che va al galoppo? «Uscendo dalla propria comfort zone, spingendosi sempre oltre – ha detto Degli Innocenti agli studenti –. L’uomo è nato per essere un esploratore: sfruttate questo istinto, cavalcatelo, non fatevi intimorire. Solo così, sfidando voi stessi, potrete andare oltre e arrivare anche laddove non pensavate avreste potuto».

Fino a prima del Covid nemmeno Cristian Fracassi aveva la minima idea di dove sarebbe arrivato. E non si sta parlando solamente della valvola da lui ideata che, applicata alle maschere da snorkeling della Decathlon, le trasformò in respiratori durante i mesi più bui della pandemia.

Le invenzioni provenienti da Isinnova, infatti, interessano più fronti. «Noi usiamo l’AI – ha spiegato l’ingegnere –. Inizialmente abbiamo avuto il timore di perdere lavoro: in fondo siamo pagati per risolvere problemi, ma poi abbiamo capito che strumenti come Chat gpt, almeno al momento, sono ancora limitati e non sanno darmi tutte le risposte che cerco. Non sanno inventare, cosa che, invece, l’uomo sa fare».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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