L’adunata degli alpini a Montecampione nel ricordo di Elena Fanchini

Giuliana Mossoni
Emozioni intense per la sezionale dell’Ana di Vallecamonica, celebrata da venerdì a ieri e caratterizzata da un forte spirito alpino per la presenza dei tre gruppi di Artogne, Piancamuno e Vissone
Numerose le Penne nere presenti all'Adunata nazionale - © www.giornaledibrescia.it
Numerose le Penne nere presenti all'Adunata nazionale - © www.giornaledibrescia.it
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Ha lasciato un segno indelebile in molti turisti, residenti, alpini la quinta Adunata sezionale dell’Ana di Vallecamonica, celebrata da venerdì a ieri tra le vette di Montecampione, località della bassa valle non legata agli eventi bellici del passato, ma caratterizzata da un forte spirito alpino per la presenza dei tre gruppi di Artogne, Piancamuno e Vissone.

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Molti tra turisti e residenti hanno seguito con emozione la tre giorni a Montecampione - © www.giornaledibrescia.it
Molti tra turisti e residenti hanno seguito con emozione la tre giorni a Montecampione - © www.giornaledibrescia.it

Sono state così intense le emozioni che i tre gruppi, insieme al consorzio Montecampione, hanno deciso che dal 2025 l’ultima domenica di agosto sarà celebrata una messa in quota a 1800 metri, dedicata ai caduti locali e per la difesa della patria, in continuità con la quinta sezionale. Ad annunciarlo è stato Regis Cotti, alpino, assessore a Pian Camuno e coordinatore dei gruppi per l’organizzazione dell’evento. È stato lui a ricordare che fuori dalla chiesetta di Montecampione, nel 2017, è stato posato un cippo dedicato agli alpini con scritto «Andiamo verso il futuro con il coraggio di sempre», una frase, secondo tutti, «oggi più che mai adatta all’Ana».

Una giornata perfetta, con cieli azzurri e sole caldissimo, ha accolto le penne nere dei gruppi camuni, quelle da Brescia e Bergamo e da molte sezioni amiche della Valcamonica, un po’ da tutta Italia. A fare gli onori di casa c’era il presidente camuno Ciro Ballardini, con il direttivo e il rappresentante nazionale Luigi Lecchi col vessillo nazionale.

La manifestazione

La sezionale si è aperta con gli onori ai gonfaloni dei Comuni di Artogne e Pian Camuno e al vessillo sezionale, con l’alzabandiera e il canto dell’inno d'Italia. A seguire i discorsi ufficiali, aperti da Ballardini, che ha ricordato come Montecampione è sempre stato vissuto per gli eventi sportivi, per lo sci, il ciclismo, la cronoscalata. «Voglio menzionare - ha detto - le grandi emozioni che ci hanno fatto vivere le sorelle Fanchini, ci hanno resi orgogliosi come camuni: il nostro ricordo va alla cara Elena e un abbraccio ai famigliari, qui presenti. Noi siamo qui per qualcosa di meno eclatante, ma altrettanto entusiasmante, per vivere la montagna e sentirsi parte del territorio. Montecampione è diversa dai luoghi che frequentiamo in alta Valle, ma ha lo stesso spirito che fa la nostra una sezione forte e coesa. Per questo ringrazio i tre presidenti per il lavoro svolto».

Presenti non solo gli alpini, ma anche le autorità civili - © www.giornaledibrescia.it
Presenti non solo gli alpini, ma anche le autorità civili - © www.giornaledibrescia.it

A rappresentare i turisti montecampionesi c’era il presidente del consorzio Paolo Birnbaum: «Oggi siamo camuni a tutti gli effetti, perché gli alpini ci danno un senso di appartenenza unico. I vostri valori sono ingredienti di cui questa località ha bisogno per rilanciarsi e tornare a essere quello che merita. Che gli alpini non pensino di liberarsi di noi, saremo sempre a disposizione per lavorare insieme». Mentre a rappresentare i residenti c’erano i sindaci di Artogne Barbara Bonicelli e di Pian Camuno Giorgio Ramazzini e, per la Comunità montana, Massimo Maugeri.

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