Addio a Franchi, il ricordo di Mazzetti: «Brusco, ma tenero di cuore»

Nell’arco del trentennio – dal 1977 al 2007 – quando Costantino «Costa» Franchi (morto ieri all’età di 77 anni, ndr) fu il «Segretario Generale» (ossia il direttore, come prima di lui solo Renzo Castagneto) della moderna 1000 Miglia, da lui e dai suoi amici rifondata, fu soprannominato «Mister 1000 Miglia» oppure «Signor No» per le molte iscrizioni di auto rifiutate. Io lo conobbi nel 1986: scrissi un pezzo su una rivista locale e, con mia sorpresa, lo trovai riprodotto sul libro Mille Miglia 1986. Andai a protestare e lui mi rispose semplicemente: «Smettila di rompere e vieni a lavorare con noi». Questo era il tipico carattere di Costantino, brusco e senza fronzoli seppur tenero di cuore.
Da sempre si era dedicato con passione a varie associazioni benefiche tra le quali «Essere Bambino». In Kenya, si appassionò con sua moglie Tony ad un orfanotrofio con asilo, contribuendo alla gestione. Oltre ad aver re-inventato la 1000 Miglia ha inventato la Winter Marathon: ho collaborato con lui per più di venti anni e ho imparato da Costantino tutto quello che so in tema di organizzazione di eventi automobilistici; qualcuno sostiene che ne ho ereditato pure il carattere...
La città di Brescia lo ricorderà per sempre, perché deve a Costantino, e ai suoi amici Beppe Lucchini, Gino Danieli, Vincenzo Ziletti e Vittorio Palazzani, se la 1000 Miglia è ripartita e oggi è conosciuta in tutto il mondo.
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