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Flero, per la Gi-Vi il bauletto è sempre pieno di utili

30 milioni di ricavi (-10%) nell'accessoristica per le moto. Il Gruppo dei Visenzi chiude con un utile netto di 4,6 milioni.
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FLERO
È il bauletto brevettato «che si apre sempre al primo colpo». Cosa non da poco per i centauri che hanno sempre fretta. È la Gi-Vi di Flero. Testa a Brescia (progettazione e commercializzazione), braccia in Romania (delocalizzazione industriale a Oradea), zero debiti bancari (niente oneri, solo proventi) e poco personale diretto (914mila euro il costo dei dipendenti su 30 milioni di fatturato a bilancio 2009).
È il gruppo che fa capo a Giuseppe Visenzi, leader nella produzione di bauletti e caschi per moto, la cui holding finanziaria (G.h.v. Engineering) chiude il 2009 con 4,6 milioni di utile netto (il doppio dei 2,3 milioni del 2008) ossia l'equivalente dei proventi delle partecipazioni (tutto a riserva), mentre la principale operativa, la capogruppo Gi-Vi cioè quella che si identifica col marchio, chiude con un utile di 1,5 milioni, la stessa cifra del 2008, su un fatturato di 30 milioni rispetto ai 33 del 2008. La Gi-Vi di Giuseppe Visenzi è un «case history» o «success story», caso di successo, da manuale (basti pensare che il titolare non nasce come imprenditore ma come centauro, corridore in moto, più o meno coevo di Ago, il mitico Giacomo Agostini) che ha superato la crisi senza contraccolpi evidenti.
Famiglia aziendale, la Gi-Vi, non solo azienda familiare. Nel Cda siedono infatti solo i tre Visenzi - Giuseppe con i figli Vincenzo e Hendrika - che conducono una azienda-modello. Non tanto per la quantità quanto per efficienza e competitività. Un cash flow (utile più ammortamenti) di 2 milioni di euro, un ebit (margine operativo netto ossia il risultato della gestione caratteristica) di 2,3 milioni (stesso livello del 2008).
Allo stato patrimoniale un patrimonio netto di 11 milioni, ossia un margine di struttura primario multiplo degli immobilizzi netti (gli investimenti fissi), un magazzino contenuto in 2,5 milioni di euro, crediti commerciali per 6 milioni e altri crediti per 7,5 milioni, oltre a una liquidità immediata (conti correnti) per 545mila euro.
Al passivo debiti commerciali per 6 milioni, niente debiti bancari. Giuseppe Visenzi ha cominciato per sport e ha continuato per lo sport. Oggi tiene con successo il mercato dei bauletti contro i giapponesi grazie ad un vantaggio semplice e inarrivabile: si aprono sempre al primo colpo.
Alessandro Cheula

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