Tra faggi e radure da Caregno fino al Rifugio Medelet

Da Caregno al rifugio Medelet attraverso la Pontogna e la malga Gale sul versante settentrionale del Monte Guglielmo.
L'escursione si svolge lungo stradine e sentieri non faticosi e ben segnalati; il dislivello da superare è circa 600 metri, il tempo di gita è intorno alle tre ore, solo andata. A Caregno (1.002 metri) nella media Val Trompia, che si raggiunge mediante strada asfaltata che sale da Inzino attraverso Magno, si lascia l'auto nel piazzale antistante il ristorante «La Fabbrica» e si inizia a camminare lungo la stradina, ora cementata, che continua in direzione Est. Fatti alcuni passi, a un bivio con santella si prosegue a destra (a sinistra si stacca l'itinerario per il Monte Guglielmo) seguendo le segnalazioni del Cai per la Pontogna, sentiero numero 320 segnavia bianchi e rossi.
Si continua sulla stradina che si inoltra attraverso i verdissimi prati punteggiati da vecchie cascine; dopo una breve salita con bella vista sulla valle ed un successivo tratto pianeggiante, l'itinerario devia a sinistra su un bel sentiero che si infila nel bosco (tabella alla deviazione). Il tracciato, sempre molto comodo e fresco, continua fino ad immettersi sulla stradina che rimonta la valle aperta che seguiremo in salita (sinistra).
Da questa, dopo un lungo tratto piuttosto ripido, si stacca sulla destra in prossimità di una doppia curva un marcato sentiero (tabella), che dopo una breve discesa si inoltra pianeggiante verso la pozza d'alpeggio, posta sopra il rifugio Cai Valtrompia (raggiungibile con una breve deviazione); alla pozza ci sono tabelle segnaletiche.
Dalla pozza si continua verso sinistra tra bellissimi faggi, seguendo il 325 che in breve sale alla non lontana malga Pontogna (metri 1.384). Lasciato qui a sinistra l'erto percorso per il Guglielmo, si prende a camminare sulla stradina che porta verso destra alla malga Gale (metri 1557), lungo il sentiero 326. È un tratto di percorso veramente molto bello, che si snoda tra faggi, boschetti di maggiociondoli e ampie radure pascolive. Da malga Gale (l'indicazione per Medelet è posta bene in vista sul muro della malga stessa) si continua poi seguendo il sentiero che scende diagonalmente ad una pozza. Un breve tratto di salita porta poi alla malga Medelet e da questa, seguendo la stradina di accesso alla malga stessa, in pochi minuti si perviene al rifugio situato a 1.566 metri di quota tra faggi e abeti.
Attivo dal 2004, il rifugio Medelet è gestito dai volontari dell'Omg (Operazione Mato Grosso) che devolvono il ricavato a sostegno delle missioni in Perù, Ecuador, Bolivia e Brasile. Il rifugio è aperto nei mesi di luglio e agosto in forma continuativa e nei fine settimana di giugno e settembre.
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