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Rmb, fatturato in calo. Investimenti confermati

20 milioni in 3 anni. Stabile la redditività.
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POLPENAZZE
Fatturato calante, utile costante. Ma in presenza di un piano triennale 2008-2010 di 20 milioni di investimenti. Allo scopo di «recuperare l'irrecuperabile». Nonostante il vistoso calo del prezzo delle commodities verificatosi nel corso del 2009 - flessione che ha riguardato in modo particolare anche i rottami, nella fattispecie i cascami dell'alluminio - c'è chi è riuscito, grazie al concomitante calo delle materie prime, a mantenere inalterati i livelli di marginalità. Risultato tanto più meritevole se si pensa che il 2009 è stato, nel caso di cui si parla, l'esercizio centrale della ricordata pianificazione in nuove tecnologie per l'ottimizzazione del trattamento del rottame, ferroso e non ferroso. L'impianto della casa madre, che ha portato la superficie aziendale a un totale di 100mila metri quadrati, è oggi uno dei tre esistenti in Italia nel recupero e preparazione per riciclaggio di rottami e cascami metallici.
È la Rmb di Polpenazze, fondata dalla famiglia Goffi (Erika Goffi siede nel Cda) e presieduta da Antonio Amato. Ad una flessione dei ricavi di quasi 13 milioni di euro, passati da 58,3 milioni del 2008 a 45,8 milioni del 2009, ha fatto riscontro infatti una flessione ancor più vistosa del costo delle materie prime, passate da 34,2 milioni del 2008 a 19,4 milioni del 2009. Ciò ha consentito, tra l'altro, un utile pressochè inalterato, da 536mila a 542mila euro, dopo ammortamenti spesati per 1,6 milioni (1,3 nel 2008) e oneri finanziari netti per 128mila euro a fronte dei 180mila euro dell'esercizio precedente. Inalterato anche il risultato della gestione industriale - la differenza tra valore e costi delle produzione - che chiude, sia nel 2008 che nel 2009, con un saldo positivo di 1 milione di euro. Il costo del personale è aumentato, passando da 1,5 a 2 milioni di euro compreso il trattamento di fine rapporto, nonostante il calo da 51 a 49 dipendenti. In crescita anche il cash flow (indice di liquidità dato dalla somma di utile e ammortamenti) che da 1,8 milioni del 2008 sale a 2,1 milioni del 2009.
Valore dai rifiuti
La specializzazione della Rmb poggia su una tecnologia sofisticata. Occorre infatti uno specifico e collaudato know how chimico-fisico. Nel caso dell'aziende della famiglia Goffi siamo di fronte ad una esperienza trentennale nei cascami metallici.
In particolare il recupero di materie valorizzabili dai rifiuti, come le ceneri pesanti da cui estrarre le componenti metalliche, e il trattamento dei metalli pesanti mediante flottazione (sistema di separazione tramite galleggiamenti). Le scorie del processo vengono poi destinate ai cementifici. L'innovazione dell'azienda è infatti indirizzata all'inserimento di materiale riciclabile all'interno della filiera edilizia e delle materie plastiche. Tutte le risorse generate dalla gestione vengono reimmesse nel ciclo produttivo. Nel 2010 è in corso la terza fase dell'aggiornamento dell'impianto di trattamento rifiuti.
Innovazione che consentirà un aumento dei volumi da trattare, con ricadute positive sull'esercizio 2010 sia per un aumento del fatturato che del margine operativo.

a. ch.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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