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Nasce a Bedizzole un rivestimento duro e forte come il diamante

Il prodotto innovativo verrà lanciato sul mercato dalla neonata P&P società sorta dalla fusione di Protim e Protec Surface Technologies.
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BEDIZZOLE

I diamanti sono i migliori amici delle donne cantava Madonna e prima di lei Marilyn Monroe. Oggi il diamante rappresenta la nuova frontiera per la decorazione ed il rivestimento «sotto vuoto» di oggetti ed accessori come maniglie, rubinetti, bigiotteria, posateria, occhialeria ecc. Il processo si chiama DLC (Diamond Like Carbon) e verrà messo a disposizione dalla neonata P&P di Bedizzole, centro di ricerca per trattamenti Pvd (Physical vapour deposition) e Cvd (Chemical vapor deposition), che permettono di depositare «sotto vuoto», su qualsiasi tipo di oggetto, una particolare colorazione metallica.
La nuova realtà ha preso vita nelle scorse settimane dall'unione di Protim Lafer e Protec Surface Technologies, due società leader nelle cosiddette decorazioni in ambiente «sotto vuoto».
«Due aziende di successo, nate a metà degli anni Novanta quando il sistema di rivestimento in Pvd era ancora per certi versi misterioso - spiega Michele Tosti, ad di Protec -. La sfida tecnologica è sempre più pungente. Oggi si rende necessario ottimizzare know how e ricerca al fine di essere ancora più competitivi sui mercati».
Da qui la nascita, a Bedizzole, un vero e proprio «centro d'eccellenza» dedicato a queste tecnologie. Nella sede di P&P è stato creato un apposito team di esperti dedicati full time alla ricerca ed allo sviluppo di nuovi prodotti. «La ricerca è fondamentale per fare innovazione, creare nuovi prodotti e restare sul mercato - spiega Tosti -, anche per questa ragione abbiamo attivato un network di collaborazioni con università ed enti di ricerca, sia sul territorio nazionale sia a livello internazionale».
La nascita formale di P&P avverrà nei prossimi mesi, ma il gruppo di lavoro sta già operando in sinergia. P&P ha in dotazione circa una sessantina di dipendenti (una cinquantina arrivano da Protim, una decina da Protec); il fatturato globale si aggira intorno ai 7 milioni di euro; a disposizione ci sono otto impianti per il rivestimento in film sottile sotto vuoto per una capacità produttiva di circa 500mila pezzi al mese; la società sarà anche in grado di fornire ad aziende sistemi ed impianti Pvd personalizzati.
«Nei nostri laboratori di ricerca si stanno svolgendo gli ultimi test per la messa a punto di una rivoluzionaria famiglia di rivestimenti dalle elevate caratteristiche tecniche - spiega ancora Michele Tosti -. Il processo è il Dlc (Diamond Like Carbon), in questo caso il carbonio utilizzato ha una configurazione degli atomi tipica del diamante ed il rivestimento possiede quindi anche le sue caratteristiche conferendo al rivestimento proprietà d'elevata durezza e basso attrito. Un sistema eccezionale per ricoprire componenti di macchinari e di microingranaggi, ma le applicazioni sono pressochè illimitate».
L'obiettivo di P&P è crescere sul mercato nazionale e su quello internazionale, diventando una delle organizzazioni di riferimento grazie allo sviluppo tecnologico. In questo senso va intesa la recente joint venture siglata con l'americana Sub-One, prima società al mondo a varare una tecnica di rivestimento all'interno dei tubi per il settore «oil & gas».
Roberto Ragazzi
r.ragazzi@giornaledibrescia.it

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