Montichiari, equilibrio e sviluppo per la Casa

Con i suoi 82 chilometri quadrati , Montichiari è uno dei Comuni più vasti della provincia. Una sorta di secondo capoluogo, un punto di riferimento fondamentale per la Bassa Orientale. Un paese, sarebbe meglio dire una città, in cui gli abitanti non vedono mancanza di servizi rispetto al capoluogo, ma anzi ne apprezzano una maggiore vivibilità. Un centro dove convivono industria e agricoltura, artigianato e servizi. Un Comune che, come ricorda il sindaco Elena Zanola, "ha solo il 10% del territorio urbanizzato e che nel Pgt ha deciso di essere parsimonioso nel consumo del territorio: non faremo crescere in modo spropositato l'abitato, ma metteremo comunque a disposizione alcune aree anche all'interno del centro storico".
Prandelli: "Serve coordinamento"
"Casa se non ora quando" è sbarcata ieri a Montichiari e il salone Scalvini del Centro Fiera del Garda ha visto riunirsi esponenti della politica, del mondo dei costruttori e dei notai per una tavola rotonda su "Montichiari, le prospettive del mercato immobiliare nell'area più dinamica della provincia di Brescia". A parlarne, coordinati da Claudio Venturelli, responsabile del settore Provincia del giornale, l'assessore regionale alla Casa e alle Opere pubbliche Mario Scotti, l'assessore provinciale all'Edilizia scolastica e al Patrimonio Giorgio Prandelli, il vicepresidente del Collegio costruttori Giuliano Paterlini e il segretario del Consiglio notarile Enrico Lera.
L'esordio del dibattito è spettato ai rappresentanti politici. "Non possiamo più accettare che le aree abitative o industriali si sviluppino in modo disordinato tra i paesi - ha spiegato Prandelli -. C'è bisogno di un coordinamento più alto e per questo serve rivedere il Piano di coordinamento territoriale provinciale". "Mentre prima tutto passava dalla Regione, con grandi perdite di tempo, oggi è giusto che la pianificazione sia in mano ai Comuni, che conoscono più di tutti le esigenze del territorio e possono dare quindi le risposte più efficaci. La Regione può invece svolgere un ruolo intermedio con interventi di carattere sovracomunale" ha risposto Mario Scotti.
Parlare di casa a Brescia significa parlare anche dell'Aler che con i suoi oltre 10.000 appartamenti è il più grande proprietario immobiliare in provincia: "L'Aler non è solo un'azienda che si occupa di case a canone sociale - ha specificato Scotti -, ma può lavorare su mix abitativi per dare risposte sia ai privati che alle necessità dell'housing sociale".
Garanzie prima di tutto
Lo sconto sul prezzo è una richiesta tra le più frequenti rivolte da chi compra casa. Dal punto di vista dei costruttori, Giuliano Paterlini ha però invitato a diffidare di chi promette sconti troppo elevati: "Bisogna aver paura ad acquistare un appartamento nuovo con il 30 o il 40% di sconto perché in questi casi probabilmente la società che vende non è in buona salute. Se qui a Montichiati l'area edificabile costa 500 euro al mq e l'appartamento alla fine si paga 2.000 euro al mq, viene venduto praticamente a prezzo di costo".
Un aiuto può arrivare dai notai; quelli bresciani da anni hanno avviato uno sportello di consulenza gratuita e per primi in Italia hanno stabilito "la deposizione gratuita del preliminare, in un'ottica di garanzia per la bontà della transazione", ha ricordato Enrico Lera.
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