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Mamé Group, la crisi ha forgiato una nuova impresa

Dopo la riorganizzazione societaria, la holding di Cividate Camuno investe in fotovoltaico e nucleare e punta ai mercati russo e indiano.
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CIVIDATE CAMUNO
Ci sono momenti in cui tutto sembra andare per il verso storto. Anche nella storia di una grande azienda. Ma è proprio in questi periodi bui nei quali, spesso, si può trovare la forza per rilanciarsi in nuovi business. Il 2009 è stato l'annus horribilis della siderurgia bresciana, e per la Forgiatura Mamé ha significato un rilevante calo del fatturato (-30%). Nello stesso tempo, però, ha rappresentato un punto di svolta.
In cinque sotto lo stesso tetto
Trovatosi di fronte a un mercato molto più ostico e complicato, il presidente della storica azienda di Cividate Camuno, Andrea Mamé, ha infatti pensato di rimodellare la sua società sia dal punto di vista formale che da quello industriale. Questo il motivo sostanziale che ha portato alla creazione di una holding, la Mamé Group, a cui fanno capo la forgiatura, l'Am Machining (officina meccanica), l'Am Logistic (trasporti), l'International Real Estate (immobiliare) e la Mamé Usa (commerciale). Dagli uffici dell'azienda camuna è dunque come se fosse stato fucinato un nuovo gigante della siderurgia con tutte le carte in regola per operare nell'ambito nucleare, in grado di operare con attrezzature avanzate e completato da un servizio a trecentosessanta gradi.
Si è aperto un nuovo scenario
A fine 2009, il bilancio consolidato della Mamé Group presenta un utile di 6,1 milioni di euro al netto delle imposte per 2,5 milioni. Ma tra gli aspetti più interessanti del rendiconto redatto da Andrea Mamé risalta il fatto che a fronte di un fatturato di oltre 92,6 milioni di euro, la holding camuna ha investito circa 20 milioni di euro in nuove strategie di sviluppo. Otto milioni di euro sono stati spesi per l'acquisto di un'area industriale (la ex Legnano Tinti) destinata all'ampliamento della Forgiatura Mamé già dal prossimo settembre. Altri dodici milioni di euro di investimento riguardano il parco impianti e attrezzature. Tra questi rientra il potenziamento di una pressa da una capacità di 4mila a 6mila tonnellate che potrà garantire la produzione di prezzi con caratteristiche qualitativamente migliori. Per la Mamé Group si è poi aperta la partita del nucleare visto che nei prossimi mesi arriverà la certificazione Asme che permetterà alla forgia di Cividate di insediarsi in un settore-chiave dello scenario economico internazionale. Dai primi mesi del 2010, nel reparto collaudi della Forgiatura Mamé è in funzione un nuovo impianto di stabilità rotante che è andato ad affiancarsi all'impianto già installato nel 2004. Da settembre, infine, sarà inoltre operativa a tutti gli effetti la Am logistic, una società destinata ad occuparsi dei trasporti e dell'aspetto logistico che riguarda la Forgiatura Mamé anche in chiave «nucleare».
Uno sprint a trazione solare
Grazie ai contributi governativi, la Mamé ha poi ritenuto opportuno investire nel settore dell'energia pulita con l'installazione di due impianti fotovoltaici che diventeranno attivi entro la fine dell'anno. Quasi 7.500 metri quadrati di pannelli solari verranno posizionati sui tetti della forgiatura e della Am Machining. L'impianto avrà complessivamente una potenza di 350 kwp. Ma l'attività che il gruppo sta svolgendo è però anche rivolto al potenziamento del settore commerciale con il consolidamento della presenza in Russia e India. Importanti investimento sono comunque già in atto sulla piazza statunitense dove di recente è stata costituita una nuova Fm Usa a Houston e che per il gruppo darà un forte contributo alla commercializzazione dei suoi prodotti.

Erminio Bissolotti
e.bissolotti@giornaledibrescia.it

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