La scommessa su Brescia

La scommessa su Brescia è una sfida per l'intera provincia. L'idea di costruire una città più a misura dei bresciani e più rispondente alle necessità di servizi, cultura, vivibilità dei quartieri è fondamentale per un territorio, quello provinciale, talmente ampio da non poter resistere senza un centro nevralgico. Al tempo stesso, dal punto di vista delle compravendite immobiliari, è in atto una trasformazione da parte dell'istituto di credito bresciano per eccellenza, il Banco di Brescia, sempre più orientato verso la consulenza puntuale e l'erogazione di servizi, non solo di credito, per dare stabilità e sicurezza alle famiglie, per essere vicino alle persone e all'economia.
«Ridare un ampio respiro alla città»
«Il progetto che avevamo in mente quando abbiamo lanciato i focus tematici con i cittadini per la preparazione del Pgt - spiega l'assessore all'Urbanistica, Paola Vilardi - era di approcciarsi in modo nuovo alla costruzione della città. Il momento è cruciale, perché si va a definire l'assetto di Brescia per i prossimi anni e devo dire che la risposta dei bresciani è stata sorprendente. La loro forte attenzione e partecipazione propositiva è emersa molto nelle questioni sociali e culturali. C'è molta voglia di portare Brescia ad avere un respiro più ampio, di vedersi garantiti da servizi puntuali ed efficienti e protagonisti di proposte culturali all'altezza di una città moderna».
Le trasformazioni che possono cambiare fisionomia alla città sono diverse, da tempo sono al centro del dibattito sia «civile» sia politico. Dal Comparto Milano, ereditato dall'Amministrazione Corsini, ai Magazzini Generali, progetto sul quale punta molto l'attuale Giunta; dalla Cittadella dello Sport a tutte le opere complementari del Metrobus. Senza contare la partita delle caserme, del carcere di Canton Mombello. Piani di sviluppo che si inseriscono in un momento di crisi acuita dal fatto che, per il mercato residenziale e terziario, è arrivata in concomitanza con l'esplosione della bolla immobiliare che tra Brescia e provincia ha caratterizzato gli anni tra il 2000 e il 2007. Non crede che si possano pensare a delle modalità per regolare l'immissione di nuovi volumi sul mercato, prima di saturarlo ulteriormente. «È una questione aperta - risponde Paola Vilardi -. Da questo punto di vista ritengo che il mercato e le imprese si regolino da sole. Le future realizzazioni serviranno ad accogliere i nuovi residenti che ci proponiamo di attrarre. Penso però che il pubblico, in particolare Regione e Aler, possano intervenire sull'invenduto e destinarlo alla convenzionata».
«Più mutui e maggiori informazioni»
«Nei primi mesi del 2010, parallelamente alla nostra partecipazione a "Casa se non ora quando", abbiamo con continuità erogato volumi crescenti di mutui a privati, confermando un trend positivo già registrato nel 2009. Per quanto riguarda l'orientamento della clientela, possiamo confermare che i mutui a tasso variabile o tasso misto rappresentano ad oggi il 90% dei mutui erogati, con durate medie ca 20 anni e che la percentuale di sottoscrizioni di coperture assicurative CPI sopracitate è pari al ca il 30% sul totale dei mutui assicurabili erogati».
A parlare è Stefano Kuhn, vicedirettore generale del Banco di Brescia. L'istituto di credito ha reagito alla crisi nell'unica direzione possibile: quella della vicinanza al territorio e alle persone: «La consulenza è diventata sicuramente l'aspetto più importante delle nostre attività. L'analisi del quadro finanziario della famiglia, le possibili evoluzioni future, compresi eventi imprevedibili quali la perdita del lavoro o un rialzo repentino dei tassi, l'impatto della rata sul tenore di vita sono i principi di base sulle quali il Banco di Brescia, ha avviato la realizzazione della scheda di check up "Finanziare l'acquisto della casa" rilasciata a tutti i clienti e non clienti nel momento in cui avanzano una richiesta di informazioni relativa ad un mutuo ipotecario presso una delle nostre Filiali».
L'altro grande obiettivo del Banco di Brescia è nel comunicare di più e meglio con i clienti, nell'ottica della trasparenza: «Abbiamo concentrato l'attenzione sulla comunicazione con l'obiettivo di essere il più possibile chiari, trasparenti e soprattutto comprensibili - conclude Kuhn -. Siamo consapevoli del fatto che tali fattori sono la base per trasmettere tranquillità ad una famiglia che intende affrontare un impegno finanziario importante quale il mutuo per la casa».
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