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Innova Group, sguardo rivolto al futuro

Il gruppo dei fratelli Pedrotti, che si occupa di imballaggio e impiega 180 addetti, punta su innovazioni di prodotto e nuove acquisizioni. Nel 2009 lieve flessione per il fatturato (a quota 51 milioni) e per l'utile (401mila euro).
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CAINO
Innovazione e acquisizioni. Il gruppo Innova tiene perchè guarda al futuro. Inno-Drum, Inno-Slim, Liquid-Box, Expo-Box e Octa-Bin sono infatti i cinque prodotti di una gamma produttiva di cui i primi due sono gli ultimi nati.
Cinque prodotti in cartone ondulato per imballaggi (kraft) che escono dalle cinque aziende produttive dei fratelli Pedrotti distribuite in tre province: a Brescia la Ibo e la Cob di Caino, oltre alla Polikart di Torbole Casaglia, a Verona la Innovacart e a Bergamo la San Felice. Insieme occupano 180 dipendenti, con un fatturato 2008 di 60 milioni e 2009 di 51,2 milioni, mentre l'utile netto è passato dai 935mila euro del 2008 ai 401mila euro del 2009. Il 2010 è partito bene (+ 30%) e si ipotizza un risultato finale in linea col 2008, anno record del gruppo, nonostante l'aumento della materia prima sia cellulosa che carta da macero (la cellulosa è aumentata anche a causa del terremoto in Cile che ha bloccato per 45 giorni la produzione).
Innovazione continua
Innovazione tanto più benemerita quanto più si pensi che avviene in un settore maturo, quello dei cartoni ondulati stampati e decorati. Ma Innova Group non solo innova, acquisisce pure. Nel 2009 ha incorporato la Imballaggi Industriali di Gussago, che ha portato in dote un prodotto innovativo, Inno-Drum, bobine di cartone invece che di legno, per l'imballaggio dei cavi con una portata fino a 400 chilogrammi. Si tratta di una piccola azienda il cui team, compreso il titolare Rinaldo Micheli, è oggi operativo all'interno del gruppo.
Guidato dai fratelli Pedrotti, ultima realtà rimasta nella valle di Garza, insieme ai Fenotti, di un distretto che fino agli anni '60 contava 32 cartiere, Innova Group nel primo trimestre 2010 ha registrato un aumento del 30% di volumi e fatturato. Ma anche il 2009 non ha chiuso in disarmo, avendo registrato un risultato economico pressochè in linea con il 2008. I ricavi sono passati dai 60,2 milioni del 2008 ai 51,2 milioni del 2009, e l'utile netto, dopo imposte per 505mila euro, è stato di 401mila euro, a fronte dell'utile 2008 di 935mila euro dopo imposte per 950mila euro.
Ieri mattina, nella sede della casa madre (la Ibo di Caino, fondata dal padre, Giovanni Pedrotti, nel 1972), Luca, Diego e Stefano Pedrotti hanno presentato la cifra innovativa e le cifre produttive del bilancio 2009, insieme ai nuovi prodotti e agli investimenti.
5 aziende, 5 prodotti
Innova Group, ha esordito Luca Pedrotti, è nata come holding del gruppo nel 2002, al vertice di cinque aziende produttive specializzate in cinque segmenti della filiera dell'imballaggio. Oltre al ricordato Inno-Drum, si contano Inno-Slim, una pallet di cartone che costituisce l'alternativa ecologica al pallet di legno. Seguono poi, come ha spiegato Diego Pedrotti, Liquid-Box, contenitori per bevande; Expo-Box, imballo espositore personalizzabile con stampe fino a 9 colori per la piccola e grande distribuzione e infine Octa-Bin, contenitore speciale a pianta ottagonale che depotenzia le spinte orizzontali. Investimenti a 3 milioni di euro per la nuova Emba, macchina svedese per la stampa a 5 colori. Ammortamenti in aumento, da 1,5 milioni 2008 a 2 milioni 2009. Utile operativo (Ebit) industriale in calo, da 2,6 milioni 2008 a 1,2 milioni 2009. Mol (ebitda) in leggera flessione, da 5,7 milioni a 4,9 milioni. Oneri finanziari più che dimezzati a 271mila euro. Infine la comunicazione. Creativa, professionale e, appunto, innovativa.
Alessandro Cheula

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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