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Gruppo Bonomi, 25 mln per la fabbrica del futuro

«Un nuovo stabilimento per assicurare il futuro ai nostri figli ed alle nostre maestranze. È un investimento molto importante. Per questo progetto abbiamo scelto Brescia, perché qui sono le nostre radici e perché crediamo che l'Italia possa restare competitiva sui mercati globalizzati».
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LUMEZZANE
«Un nuovo stabilimento per assicurare il futuro ai nostri figli ed alle nostre maestranze. È un investimento molto importante. Per questo progetto abbiamo scelto Brescia, perché qui sono le nostre radici e perché crediamo che l'Italia possa restare competitiva sui mercati globalizzati». Non sono frasi di circostanza. Quelle pronunciate dai fratelli Aldo e Carlo Bonomi sono parole che pesano la bellezza di 25 milioni di euro. Questa la cifra che il Gruppo Bonomi intende investire nella prima «tranche» del progetto che vedrà il trasferimento della produzione di Rubinetterie Bresciane Bonomi spa e parte della produzione di Univers srl nello stabilimento in costruzione alla Mandolossa, territorio di Gussago.
Investimento in un'area strategica
Un'area da 120 metri quadri con potenzialità fabbricabili per 55mila metri quadri. Quella scelta dalla famiglia Bonomi è una zona fortemente strategica, anche dal punto di vista viabilistico: collocata a ridosso della sp 510, appena superata la rotonda alla Mandolossa, in una zona che nei prossimi anni vedrà la realizzazione di snodi viabilistici per il collegamento diretto con la Brebemi, oltre all'immediata vicinanza alla tangenziale Ovest.
Il primo step del progetto prevede la realizzazione di 17mila metri quadrati coperti dove verranno trasferite tutte le linee produttive della Rubinetterie Bresciane di Lumezzane e di parte della Univers di Villa Carcina (specializzata nella produzione di valvole, rubinetti e articoli affini) con unità produttiva anche a Gussago. Il trasferimento avverrà contestualmente alla fusione delle due società. Il trasferimento degli impianti nell'estate del 2011, mentre quello degli uffici è previsto nel 2014 con la realizzazione di una palazzina dotata di ampie sale rappresentanza e sale riunioni. «Teniamo a precisare che non abbandoniamo Lumezzane - spiegano il presidente Aldo e l'ad Carlo Bonomi -. Lo stabilimento di via Industriale non sarà venduto, creeremo qualcosa. Il sito continuerà ad essere produttivo. Mentre sarà messa in vendita la sede di Villa Carcina».
I conti del 2009, anno del record
Un investimento coraggioso. Ma comunque supportato da dati di bilancio da fare invidia a chiunque. Nell'anno nero dell'economia il gruppo - accanto a Rb e Univers ci sono anche la Valpres srl e la Valbia srl di Marcheno - ha sì subìto un forte calo dei ricavi «aggregati» passati dai 116 milioni di euro del 2008 agli 85 milioni del 2009; ma ha segnato un vero e proprio record storico dell'utile netto del gruppo, passato dai 7,8 milioni del 2008 ai 8,8 milioni del 2009. Il gruppo è riuscito insomma a mettere «fieno in cascina», ovvero liquidità, in vista del nuovo importante investimento a Gussago. Aldo Bonomi va con i piedi di piombo e subito precisa: «Non sarà possibile ripetere questi risultati in termini di redditività. Nel 2009 è diminuita la quota ammortamenti messa a bilancio (passata da 4,1 milioni a 3,6 milioni ndr), abbiamo fatto meno investimenti (la quota è passata dai 5,3 milioni del 2008 ai 2,5 milioni del 2009 ndr), ma soprattutto abbiamo prestato maggiore attenzione ai costi, migliorando alcune fasi del processo produttivo, tagliando alcune voci di spesa inutili».
«Siamo riusciti a contenere i costi, aumentando comunque il numero dei dipendenti a tempo indeterminato che è passato dai 250 del 2008 ai 259 del 2009 - precisa Carlo Bonomi -. Vorrei dire di più, in questi due anni di crisi la nostra azienda non ha fatto cassa integrazione, siamo riusciti quindi a garantire sempre il lavoro ai nostri collaboratori e questo andrà ad influire sul loro premio di risultato che è parametrato alle ore di presenza».
Rb il cuore del gruppo
È rappresentato dalla lumezzanese Rubinetterie Bresciane il cuore del gruppo Bonomi. Da sola quest'azienda - leader nel settore della produzione di rubinetteria per gas, valvole a sfera e articoli affini - realizza quasi il 50% del fatturato del gruppo. Il 2009 si è chiuso per Rb con ricavi netti per 44 milioni (erano 58 milioni nel 2008, meno 13 milioni), cresce di 885mila euro il valore aggiunto che passa da 10,6 a 11,5 milioni; anche il margine operativo lordo è in crescita a 5,2 milioni; così come il risultato operativo di 3,7 milioni. Rb ha chiuso il 2009 con un utile netto di 3 milioni, in crescita di 884mila euro, dopo aver pagato imposte per 1,6 milioni e spesato ammortamenti per 1,4 milioni. Il bilancio 2009 della Univers di Villa Carcina si è invece chiuso con ricavi di 15,3 milioni (erano 22,4 nel 2008); il valore aggiunto è di 5,8 milioni (-154mila); margine operativo lordo di 2,8 milioni (-321mila euro). L'esercizio si è chiuso con un utile netto di 1,3 milioni in crescita di 100mila euro sul 2008.
Valpres srl di Marcheno ha chiuso il 2009 con ricavi a 14 milioni di euro (erano 19 nel 2008) in calo il valore aggiunto a 7,7 milioni ed il margine operativo lordo che si assesta comunque a 5 milioni di euro; il risultato operativo è di 4,2 milioni e l'esercizio si è chiuso con un utile netto di 3,1 milioni (+193mila euro) dopo aver pagato imposte per 1,5 milioni.
Infine la Valbia di Marcheno segnala ricavi per 11,5 milioni in calo rispetto ai 16,6 milioni; valore aggiunto in calo a 3,1 milioni; mol a 2,1 milioni ed un utile netto di 1,3 milioni in calo rispetto a 1,5 milioni del 2008.
Roberto Ragazzi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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