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Gli studenti di Leno a piedi per 60 chilometri sulle orme di San Benedetto

I ragazzi della terza E dell’istituto comprensivo per 4 giorni senza cellulare, per essere come gli antichi pellegrini
Gli studenti di Leno lungo il percorso - © www.giornaledibrescia.it
Gli studenti di Leno lungo il percorso - © www.giornaledibrescia.it
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Sessanta chilometri a piedi, sulle orme di San Benedetto, per raggiungere l’Abbazia di Montecassino: da Casamari ad Arpino, e poi fino alla meta, passando per Roccasecca. Sessanta chilometri in tre tappe, scavalcando montagne, spesso sotto la pioggia, sgradita compagna di viaggio come la fatica e le vesciche ai piedi. Peraltro - e per degli adolescenti era una sfida nella sfida - senza cellulare, scollegati da internet, facebook, instagram, tik tok, Whatsapp e via dicendo.

Tre notti e quattro giorni come gli antichi pellegrini, insomma. Con la certezza di aver fatto una gita scolastica diversa da ogni altra, e con la consapevolezza di essere cresciuti, di essere giunti alla méta un po’ più maturi.

È l’esperienza che, dal 7 al 10 maggio scorsi, hanno vissuto gli studenti della 3ª E dell’Ic Leno, che, accompagnati da quattro docenti, si sono messi sulle tracce di San Benedetto. Un’autentica e faticosa impresa, ampiamente bilanciata dalla soddisfazione di aver condiviso la sofferenza insieme con i compagni e di aver vissuto per quattro giorni soltanto con lo stretto necessario. «Dopo aver attraversato le montagne - ci hanno detto i ragazzi -, quando all’orizzonte è apparsa l’abbazia di Montecassino, abbiamo provato una grande gioia. Camminare sotto la pioggia lungo sentieri di montagna era stata dura, molto dura, ma abbiamo resistito e alla fine ci siamo resi conto che ce l’avevamo fatta».

Fuori programma

I ragazzi a Montecassino - © www.giornaledibrescia.it
I ragazzi a Montecassino - © www.giornaledibrescia.it

Non sono mancati i fuori programma. Come quando, una sera, alcuni ragazzi appassionati di calcio hanno chiesto a due docenti di accompagnarli giù al paese, per vedere una partita di Champions League: altri 40 minuti a piedi, al buio, lungo i sentieri della zona...

L’insolita gita ha avuto anche una valenza istituzionale. L’ultimo giorno, infatti, la comitiva dell’Ic Leno è stata raggiunta dall’abate di Leno, da alcuni rappresentanti della giunta comunale e del Dominato Leonense, che hanno approfittato dell’occasione per rinsaldare i legami con Montecassino, Comune che è legato a Leno da un patto di fratellanza. Nel corso dell’incontro, tra saluti non formali e scambi di riflessioni sull’esperienza vissuta, vi è stato il momento di un emozionante regalo: un po’ di terra proveniente da Leno è stata infatti donata all’abate di Montecassino, simbolo tangibile di un legame profondo e radicato fra le due realtà.

A Montecassino c’era anche Vanda Mainardi, dirigente dell’Ic Leno, che, insieme con i ragazzi e con i docenti, ha visitato la sede dell’Ic «Rita Levi Montalcini» di Montecassino. «Anche questa - racconta la dirigente - è stata un’esperienza bellissima, non solo perché tutti ci hanno accolti con vero entusiasmo. Potrebbe diventare una consuetudine: quando si fa una gita, si incontrano anche gli studenti del luogo visitato. Sarebbe un’occasione per conoscere altre realtà…». 

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