Fashion District, i ricavi scendono a 14,5 milioni

BRESCIA
Marcello Massinelli, amministratore delegato di un Cda di cui fanno parte Mario Dora, Giuseppe Taini e Angelo Facchinetti, firma il bilancio della Fashion District Group - la controllata della Draco per la realizzazione e gestione degli outlet - chiuso al 30 settembre 2009 con una perdita di 4,8 milioni di euro rispetto ai 4,4 milioni del 2008. Risultato influenzato, come spiegato nella Relazione, anche dalla scissione delle attività di service da quelle relative alla gestione immobiliare, rimaste in capo alla Fashion District Group.
La perdita è stata contabilizzata dopo aver spesato ammortamenti per 6,8 milioni di euro (6,4 nel 2008), 5,2 milioni di oneri finanziari netti (4,4 nel 2008) e imposte di competenza per 86mila euro. Dunque un margine operativo lordo (Ebitda) di 13 milioni di euro, pari al 90% dei ricavi postati per 14,5 milioni di euro contro 17,8 milioni dell'esercizio precedente, e un reddito operativo (Ebit) ossia la differenza tra ricavi e costi di produzione, di 5,5 milioni pari al 38% dei ricavi. Sempre al conto economico è iscritta una minusvalenza di 5 milioni, generata dalla vendita a un fondo tedesco della terza fase costruttiva dell'outlet di Valmontone (lo stesso fondo è oggi proprietario dell'intero asset immobiliare dell'outlet romano, locato alla partecipata Fashion District Roma).
Allo stato patrimoniale le immobilizzazioni complessive sono iscritte per 190 milioni di euro, di cui 143 milioni quelle materiali e 41 milioni le partecipazioni finanziarie (4,5 milioni le immobilizzazioni immateriali). Il patrimonio netto ammonta a 97 milioni di euro, i debiti verso banche a 87 milioni di euro (detratta liquidità immediata per 1 milione di euro, la posizione finanziaria netta complessiva ossia l'indebitamento netto verso banche ammonta a 86 milioni di euro).
Realistica, come evidenziato nella parte conclusiva della Relazione, l'analisi dei rischi e delle incertezze connesse alle condizioni generali di mercato e al rischio di credito. Fashion District Group prevede infatti di far fronte ai bisogni derivanti dall'indebitamento finanziario in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi della gestione operativa, la liquidità disponibile generata dalla gestione e il rinnovo dei prestiti bancari. Viene marcatamente evidenziata, con una chiara intenzione cautelativa, la possibilità che la società possa trovarsi, a causa di eventuali ulteriori sfavorevoli situazioni di mercato, nella condizione di dover ricorrere ad altri finanziamenti, con conseguente possibile incremento degli oneri finanziari. Insomma, si sottolinea in modo esplicito e preventivo che una sia pure remota possibilità di peggioramento dei conti non dipenderà da cause endogene, di gestione interna, bensì da ragioni esogene, ossia di condizioni esterne. Si tenga conto infatti che sono tre gli outlet gestiti dalla Fashion District: Roma Valmontone, Bagnolo San Vito a Mantova e Molfetta a Bari, tutti a regime.
Alessandro Cheula
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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