Boglioli spa a 28,5 milioni. Anche il lusso sente la crisi

GAMBARA
Anche il luxury fashion non è indenne dalla crisi. Boglioli spa, azienda di Gambara presieduta da Mario Boglioli e produttrice di abbigliamento maschile e femminile (capi-spalla in primis) per le fasce medio alte ed alte del mercato, archivia un 2009 con ricavi in calo a 28,5 milioni rispetto ai 31,2 milioni del precedente esercizio. Il bilancio si è chiuso con una perdita di 5,4 milioni (c'era stato un modesto utile l'anno prima: 158mila euro) dopo aver pagato imposte per 435mila euro, spesato ammortamenti per 2,6 milioni (sostanzialmente invariati) ed effettuato svalutazioni sulle immobilizzazioni (il valore dell'avviamento) per 3,750 milioni di euro, voce quest'ultima che dà alla perdita il valore che ha assunto; di 1,5 milioni il saldo degli oneri finanziari a fronte di una esposizione debitoria complessiva con le banche che sfiorava a fine esercizio i 27 milioni.
Ed è sul debito che si sono concentrate in questi mesi le attenzioni degli amministratori. Alle banche (anzi: «al ceto bancario», come con singolare definizione vengono definite) è stata chiesta disponibilità a rivedere le condizioni. In linea di massima questa disponibilità è stata espressa, ma le banche hanno chiesto ai soci un nuovo impegno che si tradurrà in un aumento di capitale per 6,5 milioni, in parte da apportare tramite beni (lo stabilimento, oggi in affitto e di proprietà di alcuni soci). Sulla base del nuovo piano industriale e delle prospettive redatte per definire l'intesa con le banche, la società ha quindi affidato ad un esperto l'incarico per una nuova valutazione dell'avviamento poi svalutata, come ricordato, per 3,75 milioni.
Ma, accanto alla partita amministrativo-finanziaria, l'attività resta concentrata a riguadagnare quote di mercato. Si punta, in particolare, ad ampliare l'offerta dei tessuti per capispalla tinti e lavati introducendo - dice Mario Boglioli - «una nuova linea che reinterpreta l'abito formale in accordo con i profondi mutamenti nei gusti dei consumatori finali». È poi continuato lo sviluppo di nuovi prodotti allargando la gamma con camicie «con apprezzabili risultati commerciali» mentre in vista della stesura di un piano industriale a medio-lungo termine «si sta valutando un investimento in una società con business complementare». Per i prossimi tre anni, il Cda neoeletto sarà composto da: Mario Boglioli, (presidente), Pierluigi Boglioli, Paolo Gambarini, Roberto Saviane, Michele Semenzato, Gianluca Boni e Roberto Falchi. Sindaci saranno: Angelo Soldo, Roberto Spada, Stefano Filippini, Cristiano Proserpio e Luca Massardi.
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