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Besenzoni, un «fiore» tecnologico per giocare a golf in alto mare

L'azienda di Paratico lancia un rivoluzionario accessorio nautico. Bene il 2010 con una crescita del fatturato del 10% a 20,3 milioni
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Poche imprese come Besenzoni sono riuscite a segnare attraverso i loro prodotti il mondo dell'accessoristica nautica. Nel 1967 l'allora «avveniristica» plancetta da applicare alle imbarcazioni, quindi fu la volta della prima passerella idraulica, e ancora il tetto apribile. Ora l'azienda di Paratico della famiglia Besenzoni lancia sul mercato la prima piattaforma autolivellante in grado di vincere le oscillazioni determinate dalle onde. Un concentrato di tecnologia, frutto di due anni di studi e ricerche in collaborazione con l'Università degli Studi di Bergamo. Helybase Concept, questo è il nome dell'accessorio creato da Besenzoni, ha la forma del petalo di un fiore che, una volta sbocciato, può raggiungere i 60 metri quadrati di grandezza. «Si tratta di un sistema elettronico ed idraulico in grado di compensare l'inclinazione della nave in senso longitudinale e trasversale, mantenendo dunque perfettamente stabile la superficie a disposizione dell'armatore - spiega Fiorella Besenzoni, figlia del fondatore Giovanni -. Siamo riusciti a superare il problema dell'oscillazione dello Yacht, ottenendo un supporto perfettamente stabile che amplia la superficie a disposizione sull'imbarcazione».
Helybase Concept è stato studiato per yacht da 24 a 50 metri, si può collocare anche a poppa al posto del tender o sul fly bridge. È realizzato in una speciale combinazione di titanio e carbonio e sfrutta la leggerezza dei suoi componenti per ottenere un risparmio del 60% sul peso complessivo evitando così anche problemi di stabilità durante la navigazione.
Un investimento importante, non solo dal punto di vista ingegneristico, in questi mesi l'azienda ha dovuto aggiornare i tecnici della rete di assistenza sulle procedure di installazione, gestione e manutenzione dei nuovi prodotti. Tra gli ultimi arrivati ricordiamo c'è anche Bill, il primo biliardino trasformabile in tavolo per imbarcazione.
Oltre 150 dipendenti ed un fatturato che nel 2010 ha toccato i 20,3 milioni di euro in crescita del 10% rispetto al 2009, Besenzoni è una delle aziende storiche del Basso Sebino. L'area produttiva totale raggiunge i 20mila mq coperti; mentre la rete commerciale tocca i 5 continenti attraverso 192 società distributrici e una capillare rete di assistenza di oltre 160 «service» ufficiali.

Roberto Ragazzi
r.ragazzi@giornaledibrescia.it

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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