I primi anni ‘50 a Brescia: case, strade e lavoro per ripartire
L’emergenza abitativa porta all’edificazione di interi quartieri: si apre la galleria Tito Speri, sorge il nuovo Ospedale Civile

Così appariva un villaggio inaugurato da Fanfani nel 1953 in via Chiusure © www.giornaledibrescia.it
Case, strade, lavoro. Sono parole chiave per definire le principali istanze dei primi anni ’50 nel Bresciano. Un quinquennio segnato ancora dai guasti della guerra ma indirizzato verso l’agognata ripresa. Ci fosse un’opera da eleggere a emblema sarebbe la galleria cittadina Tito Speri. Una nuova lingua d’asfalto che collega il centro ai futuri quartieri del capoluogo, spazi da rendere in fretta abitabili a una popolazione privata dal conflitto di 5.172 case, senza contare le 6.720 lesionate e le
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